Inondazioni in Namibia: appello Caritas per 700mila persone e 40mila senzatetto
Sono oltre 700.000 le persone colpite dalla forti inondazioni in Namibia. Di queste
40.000 sono senzatetto e necessitano di aiuti urgenti. Il livello delle acque del
fiume Zambesi è salito di oltre 8 metri dopo le forti piogge di maggio, che hanno
causato gravi inondazioni nel nord del Paese. La coordinatrice regionale della Caritas,
suor Aine Hughes, dopo aver visitato la zona colpita, ha detto che “la maggior parte
delle abitazioni, che sono costruite con mattoni di argilla, sono state parzialmente
o totalmente distrutte”. La rapidità degli eventi ha fatto sì che diverse persone
abbiano dovuto abbandonare le loro case con solo i vestiti che indossavano, lasciandoli
completamente indigenti. Sono ora costretti a vivere in tende e in rifugi di ripiego
fatti di plastica. Non vi sono materassi o teloni e le persone sono costrette a coricarsi
all’addiaccio, mentre scarseggia l’acqua potabile. La Caritas - riferisce l'agenzia
Fides - ha lanciato un appello per inviare con urgenza aiuti agli sfollati: “Vi è
urgente bisogno di coperte e vestiti caldi per i bambini, teloni di plastica, compresse
per purificare l'acqua, e alimenti per lattanti. Caritas Namibia si offre di facilitare
la distribuzione di questi aiuti attraverso le sue strutture locali dove prestano
servizio numerosi volontari”. A causa del disastro naturale, oltre 200 scuole sono
state chiuse e 100.000 bambini hanno dovuto interrompere le lezioni. Le coltivazioni
sono state distrutte, lasciando senza raccolto la popolazione locale per il prossimo
inverno; le strutture sanitarie sono state costrette a chiudere, lasciando i malati
di AIDS e i sieropositivi in grave pericolo. Secondo la responsabile della Caritas
locale, i cambiamenti climatici sono responsabili di questo disastro. (R.P.)