Dispiacere della Chiesa del Kenia per i sacerdoti che hanno rinunciato al celibato
I vescovi del Kenya hanno scritto una lettera pastorale ai fedeli “sul dono del sacerdozio
e del celibato” invitandoli alla “cautela” nei confronti dei cosiddetti “preti ribelli”.
In Kenya ha sede un gruppo auto-denominatosi “The Reformed Roman Catholic and Apostolic
Church”, fondato da Karl Raymond Rodig, ordinato sacerdote in Austria nell’86 e, senza
il permesso della Santa Sede, vescovo a Miami nel ‘99. Questo movimento è diffuso
in vari Paesi e in particolare in Kenya, con comunità esistenti a Thika, Nairobi e,
la più attiva, nella diocesi di Kitale. Il cardinale John Njue, arcivescovo di Nairobi
e primate del Kenya, ha espresso dispiacere per il fatto che dei sacerdoti “siano
stati infedeli all’obbligo del celibato che hanno accettato al momento dell’ordinazione”.
Rinunciare al celibato per costruirsi una famiglia, ha sottolineato, “è come abbandonare
la Chiesa per aderire ad un’altra Chiesa o fondarne una nuova”. “Sfidano l’autorità
della Chiesa – ha detto il porporato – e quindi una dichiarazione di scomunica deriva
da una scomunica che si sono imposti da soli”. Sostegno alla posizione dei vescovi
del Kenya è arrivato da più parti, soprattutto da laici cattolici del Paese africano.
(A.L.)