Il Papa all’Angelus nella Giornata Missionaria Mondiale: la Chiesa annunci il Vangelo
a tutta l'umanità. E ricorda don Ruvoletto, ucciso in Brasile, e padre Sinnot, rapito
nelle Filippine
La Chiesa è chiamata ad annunciare la speranza evangelica a tutta l’umanità: all’Angelus
in Piazza San Pietro, nella Giornata Missionaria Mondiale, Benedetto XVI ricorda che
ciascun cristiano è impegnato a testimoniare il Vangelo a tutti, “in particolare a
quanti ancora non lo conoscono”. Il Papa non ha poi mancato di rivolgere il pensiero
ai missionari che operano in situazioni di grave disagio. Ed ha ricordato, in particolare,
don Ruggero Ruvoletto, ucciso in Brasile, e padre Michael Sinnot, sequestrato nelle
Filippine. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Benedetto
XVI ha ricordato il tema scelto per la Giornata Missionaria Mondiale, tratto dal Libro
dell’Apocalisse: “Le nazioni cammineranno alla sua luce”. Questa luce, ha sottolineato,
è “quella di Dio, rivelata dal Messia e riflessa sul volto della Chiesa”:
“E’
la luce del Vangelo, che orienta il cammino dei popoli e li guida verso la realizzazione
di una grande famiglia, nella giustizia e nella pace, sotto la paternità dell’unico
Dio buono e misericordioso. La Chiesa esiste per annunciare questo messaggio di speranza
all’intera umanità, che nel nostro tempo “conosce stupende conquiste, ma sembra aver
smarrito il senso delle realtà ultime e della stessa esistenza” (Giovanni Paolo II,
Enc. Redemptoris missio, 2)”. Il Papa ha così voluto ricordare i missionari
e le missionarie, sacerdoti, religiosi, religiose e laici volontari, “che consacrano
la loro esistenza a portare il Vangelo nel mondo, affrontando anche disagi e difficoltà
e talvolta persino vere e proprie persecuzioni”.
“Penso, tra gli
altri, a don Ruggero Ruvoletto, sacerdote fidei donum, recentemente ucciso in Brasile,
al padre Michael Sinnot, religioso, sequestrato pochi giorni fa nelle Filippine. E
come non pensare a quanto sta emergendo dal Sinodo dei Vescovi per l’Africa in termini
di estremo sacrificio e di amore a Cristo e alla sua Chiesa? Ringrazio le Pontificie
Opere Missionarie per il prezioso servizio che rendono all’animazione e alla formazione
missionaria”.
Di qui, l’invito a tutti i cristiani a un “gesto
di condivisione materiale e spirituale per aiutare le giovani Chiese dei Paesi più
poveri”. Guidata dallo Spirito Santo, ha detto ancora il Pontefice, la Chiesa “sa
di essere chiamata a proseguire l’opera di Gesù stesso annunciando il Vangelo del
Regno di Dio”:
“Questo Regno è già presente nel mondo come forza
di amore, di libertà, di solidarietà, di rispetto della dignità di ogni uomo, e la
Comunità ecclesiale sente premere nel cuore l’urgenza di lavorare, affinché la sovranità
di Cristo si realizzi pienamente. Tutte le sue membra ed articolazioni cooperano a
tale progetto, secondo i diversi stati di vita e i carismi”. La
Giornata Missionaria Mondiale, ha affermato, rappresenta “un forte richiamo all’impegno
di annunciare e testimoniare il Vangelo a tutti, in particolare a quanti ancora non
lo conoscono”. Il Papa ha poi ricordato che si celebra oggi la festa di San Luca evangelista,
che, oltre al Vangelo ha scritto gli Atti degli Apostoli per narrare "l’espandersi
del messaggio cristiano fino ai confini del mondo allora conosciuto":
“Invochiamo
la sua intercessione, insieme con quella di san Francesco Saverio e di santa Teresa
di Gesù Bambino, patroni delle missioni, e della Vergine Maria, affinché la Chiesa
possa continuare a diffondere la luce di Cristo tra tutti i popoli. Vi chiedo, inoltre,
di pregare per l’Assemblea speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi, che in queste
settimane si sta svolgendo qui, in Vaticano”. Al
momento dei saluti ai pellegrini, parlando ai fedeli di lingua italiana, il Papa ha
rivolto un pensiero particolare ai Chierici Regolari della Madre di Dio, che hanno
celebrato il IV centenario della morte del loro fondatore, San Giovanni Leonardi.
Con loro, ha salutato gli alunni di tutti i Collegi di Propaganda Fide, accompagnati
dal cardinale Ivan Dias, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli,
come pure i rappresentanti dei Farmacisti, dei quali San Giovanni Leonardi è Patrono.
Il Papa li ha esortati “a seguirlo sulla via della santità e ad imitare il suo zelo
missionario”. Ha inoltre salutato la “Comunità Cenacolo”, che da tanti anni aiuta
i giovani, “caduti nel baratro delle droghe, a ritrovare la via della vita incontrando
Gesù Cristo”. Infine, il saluto del Papa ai partecipanti al convegno sul Motu proprio
"Summorum Pontificum", svoltosi in questi giorni a Roma.