Nuovo appello del vescovo di Pagadian per il rilascio di padre Sinnot
Padre Michael Sinnott, religioso irlandese della Società Missionaria di San Colombano
sequestrato domenica a Pagadian (Mindanao, Filippine), ha urgente bisogno di medicinali
a causa del suo precario stato di salute. E’ l’appello del vescovo di Pagadian, mons.
Emmanuele Cabajar, riportato dall’agenzia Fides. Il presule continua a chiedere ai
fedeli di “pregare per la sua salvezza” e ha supplicato i rapitori “perché lo rilascino
subito e lo trattino con compassione”. Il missionario, che ha 79 anni, ha infatti
due bypass ed è stato operato di recente al cuore. Mons. Cabajar ha fatto affiggere
inoltre un manifesto con scritto, “Padre Michael Sinnot, un uomo di pace”, in cui
esprime il suo dolore per l'accaduto. Il missionario, nato in Irlanda, coordinava
un progetto di riabilitazione per bambini disabili. Nessuna notizia ancora sull’identità
dei sequestratori, ma secondo il vicario generale della diocesi di Pagadian “i sospetti
vanno su bande dedite al business dei sequestri a scopo di estorsione, che chiedono
denaro per finanziare la loro lotta ma la politica della Chiesa nelle Filippine del
Sud è quella di non cedere alle richieste di riscatto”. Secondo l'agenzia delle Pontificie
Opere Missionarie OMPress padre Sinnott è il terzo sacerdote rapito nella zona di
Mindanao occidentale negli ultimi 12 anni. Intanto, per domani, Giornata missionaria
mondiale, in tutte le chiese d’Irlanda i fedeli pregheranno per il missionario perché
sia liberato sano e salvo, ma pure per Sharon Commins ed Hilda Kawukio, due operatrici
di carità, sequestrate nel Darfur sudanese. (C.S.)