2009-10-17 15:33:10

Mons. Padovese: risolvere quanto prima la questione della Chiesa di Tarso


Situazione di stallo nella vicenda relativa alla chiesa di San Paolo a Tarso, in Turchia, oggi adibita a museo, che da tempo si attende possa essere riconsegnata al culto dei cristiani. “Dal primo settembre i pellegrini non pagano più il biglietto ma i problemi restano e sono reali”, ha dichiarato all’agenzia Sir il presidente della Conferenza episcopale turca (Cet), mons. Luigi Padovese, citando la prassi adottata dalle autorità turche alla fine dell’Anno Paolino che obbliga i gruppi a prenotare con almeno tre giorni di anticipo alla direzione del museo. “La situazione non è migliorata anzi – rivela il vescovo - da qualche giorno, la polizia in divisa entra in chiesa durante le funzioni suscitando allarmismo tra pellegrini". “Non sappiamo quando ci sarà un cambiamento definitivo della situazione – aggiunge mons. Padovese - le parole del ministro della Cultura e del Turismo erano di speranza nei confronti di Tarso anche se in tempi non determinati. Tuttavia mantenere aperto il problema potrebbe far pensare che non lo si voglia risolvere”. Situazione critica anche al Patriarcato ecumenico, per la scuola teologica di Halki, ancora chiusa dal 1971. "Si era parlato di una sua riapertura-commenta il presule ma finora nulla di fatto, nonostante l’incontro del primo Ministro con Bartolomeo I e gli altri capi delle minoranze, aveva fatto ben sperare". “E’ arrivato il tempo di passare dalle parole ai fatti – afferma il presidente dei vescovi della Turchia - se si vogliono fare passi avanti nel cammino di integrazione europea. In questo senso – conclude – giudico molto positivo lo storico accordo di riaprire relazioni diplomatiche con l’Armenia. Credo sia nell’interesse dei due Paesi arrivare a dei chiarimenti. L’importante è non dimenticare la storia passata”. (C.S.)







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