I vescovi libanesi: molti politici dominati da interessi personali
“Molti politici danno precedenza ai loro interessi personali e alle loro preoccupazioni
private”: così, si legge nella dichiarazione finale emessa al termine di un raduno
mensile di vescovi libanesi maroniti, tenutosi lo scorso 14 ottobre a Bkerkè, in Libano.
Secondo il documento, compito precipuo dei governi è quello di essere la servizio
dei cittadini e assicurare gli interessi della popolazione. Sempre secondo i presuli,
riferisce l'agenzia Sir, dal 1970 più di un milione di libanesi, di tutte le confessioni,
hanno abbandonato il Paese ed è giunto il momento di porre attenzione sul futuro delle
giovani generazioni per evitare che emigrino. Intanto, fervono le attività della comunità
cattolica del Libano, in vista dell’83.ma Giornata Missionaria Mondiale che comincerà
domenica prossima, grazie al forte impegno delle Pontificie Opere Missionarie. Sacerdoti,
religiosi e laici nelle parrocchie si sono attivati in una campagna di sensibilizzazione
capillare per diffondere il messaggio di Papa Benedetto XVI per la Giornata, collegando
l’evento all’Anno Sacerdotale in corso. Ribadito l’impegno del Libano nell’ambito
delle missioni, ha sottolineato all’agenzia Fides padre Paul Karam, direttore nazionale
delle Pontificie Opere Missionarie nel Paese, che ha affermato: "Il Libano è un luogo
prezioso per la missione in lingua araba, proprio perché tutte le attività della Chiesa
cattolica si svolgono in lingua araba, facilitando così la comunicazione con tutti
i Paesi circostanti”. “Dunque - continua il sacerdote - la comunità cattolica libanese
avverte la precisa responsabilità apostolica e pastorale nei riguardi dei cristiani
in Medio Oriente, per i quali la Chiesa di questo Paese resta un solido punto di riferimento”.
(G.C.)