Spagna: lettera pastorale del cardinale Rouco Varela per la Giornata Missionaria
“La Chiesa del XXI secolo avverte l’urgenza della carità di Cristo per giungere al
cuore di tutti, specialmente dei più poveri, di coloro che soffrono e degli emarginati”.
Lo scrive l’arcivescovo di Madrid e presidente della Conferenza episcopale spagnola,
il cardinale Antonio Mª Rouco Varela, nella lettera pastorale per la Giornata Missionaria
Mondiale, “Domund 2009”, che si celebrerà domenica prossima. Riflettendo sul tema
di quest’anno, “La Parola, luce per i popoli”, l’arcivescovo ricorda che la Parola
di Dio “è viva ed efficace, non è antiquata né obsoleta, ma continua ad essere di
piena attualità e rappresenta per l’uomo, per la società e per il mondo contemporaneo,
luce e vita, che illumina ogni realtà e aiuta a comprendere e a superare tutte le
circostanze della vita”. Il cardinale ricorda che “la Chiesa ha ricevuto da Gesù,
come parte essenziale del suo testamento, il mandato di portare questa Parola, cioè
Egli stesso, a tutte le genti. È questa la ragion d’essere della vocazione della Chiesa”.
Da qui l’urgenza della carità cristiana verso i poveri, i sofferenti e gli esclusi.
Parlando dell’importanza del “Domund”, il presidente della Conferenza episcopale spagnola
spiega che si tratta di “una espressione concreta e consapevole della coscienza missionaria
che tutti, dal Santo Padre fino all’ultimo dei battezzati, abbiamo in quanto cristiani”.
La penultima domenica del mese di ottobre infatti, “la Chiesa ricorda il nostro impegno
missionario, che sicuramente non può ridursi ad un semplice sostegno economico, quantunque
necessario. Questo impegno richiede preghiera, molta preghiera e molti sacrifici per
le missioni ed i missionari”. A questo proposito l’arcivescovo definisce i religiosi
e le religiose di vita contemplativa della diocesi, “i primi missionari sui quali
contiamo”. L’impegno missionario – continua ancora il testo – necessita anche della
promozione delle vocazioni missionarie, “nelle famiglie, nelle parrocchie, nelle scuole,
nei movimenti e nelle associazioni apostoliche”. Forti dei numerosi sacerdoti, religiosi
e laici che nel passato la diocesi di Madrid ha inviato in varie parti del mondo e
“preoccupati per l’affievolimento di questo spirito” l’arcivescovo ravvisa il bisogno
che “i giovani si interroghino con serietà sulla loro possibile vocazione missionaria”,
senza omettere di interrogarsi sulle cause dello “squilibrio tra la crescita della
solidarietà verso i bisognosi e la decrescita della risposta generosa alla chiamata
di Dio alla missione”. Ricordando la Colletta missionaria che sarà realizzata domenica,
il cardinale Rouco Varela ribadisce che l’impegno missionario “è anche economico”,
poiché la missione “va unita, in molte occasioni, alla povertà dei popoli ai quali
viene portato il Vangelo”, e “l’aiuto che noi prestiamo è per molti l’unico mezzo
di sopravvivenza in situazioni di vera necessità materiale”. La Lettera si conclude
con un ringraziamento “a Dio per i missionari dell’Arcidiocesi di Madrid, per il dono
della loro vita e per i frutti del loro lavoro apostolico”, e con l’invito a tutti
i fedeli della diocesi “a offrire a loro l’affetto e le preghiere”. (R.P.)