Relazione presentata dal Rev. P. Edouard TSIMBA, Superiore Generale della Congregazione
del Cuore Immacolato di Maria
Rev. P. Edouard TSIMBA, C.I.C.M., Superiore Generale della Congregazione del Cuore
Immacolato di Maria (Missionari di Scheut) (UNIONE DEI SUPERIORI GENERALI)
La
ricerca della verità è una condizione indispensabile per la riconciliazione.
Continente
ricco di risorse e oggetto di tanta cupidigia, l’Africa deve anche dare il proprio
contributo al resto del mondo.
È possibile parlare di pace a un popolo affamato?
La povertà può giustificare l’accanimento degli uni contro gli altri con atti di barbarie?
Parlare
di riconciliazione significa parlare della misericordia di Dio. Solo una persona riconciliata
con Dio, in pace, è capace di portare la pace. Occorre quindi ricordare il grande
valore del sacramento della riconciliazione e quindi la serietà e il tempo che gli
attori (tra cui i sacerdoti) devono dedicare a questo tema, investendo il tempo e
la preparazione necessari, sia per la confessione personale che per le celebrazioni
comunitarie.
Cristo rimane la fonte della riconciliazione e della giustizia.
Occorre ripartire da Lui, nella preghiera e rafforzati dalla sua Parola. Si dovrebbero
formare maggiormente i laici, uomini e donne, come agenti di riconciliazione.
Oltre
ai fondamenti biblici, occorre attingere ai fondamenti delle tradizioni africane presenti
nei proverbi e nelle massime. Nonostante tutto quello che accade in Africa, non dobbiamo
disperarci. Accadono anche molte cose positive che meritano l’attenzione del mondo.
La vita e la testimonianza, talvolta fino al martirio, di numerosi cristiani, meritano
di essere ricordate in quanto fonte di sostegno della fede. La vita e l’esempio degli
agenti della Chiesa senza distinzione è fondamentale nel campo della riconciliazione.
Infatti, per i cristiani, è nella speranza che siamo stati salvati (Spe salvi).
Occorre
favorire la collaborazione, sia degli uomini che delle donne, valutando i loro punti
di forza, nella Chiesa e nella società.
Che tutti i cristiani, ognuno secondo
il proprio ministero, siano fieri di esserlo e di manifestarlo nella loro vita. Così
la nostra Chiesa diverrà una comunità di gioia e di festa e compirà la sua missione
profetica. La santità è un richiamo per tutti e per tutte e merita un posto importante
nel testo.