2009-10-15 19:26:46

Relazione presentata da Mons. Gabriel MBILINGI, Arcivescovo Coadiutore di Lubango (ANGOLA)


S. E. R. Mons. Gabriel MBILINGI, C.S.Sp., Arcivescovo Coadiutore di Lubango, Presidente del "Inter-regional Meeting of Bishops of Southern Africa" (I.M.B.I.S.A.) (ANGOLA)



A. Alcuni temi poco approfonditi:

- la vita consacrata, il ruolo dei Vescovi, dei sacerdoti, dei catechisti come agenti qualificati di riconciliazione;

- l’amministrazione della giustizia come elemento essenziale per una società riconciliata, essendo a conoscenza dei problemi che esistono in questo campo nei nostri paesi;

- la Parola di Dio come luce che illumina il cammino della riconciliazione, della giustizia e della pace;

- la liturgia come centro della vita del cristiano e per questo essenziale nel cammino della riconciliazione;

- il ruolo della scuola e della famiglia come luoghi di formazione alla riconciliazione;

- l’inculturazione, in assenza della quale gli sforzi di riconciliazione potrebbero essere inutili;

- la dimensione pneumatologica e mariana;

- il tribalismo e la xenofobia come causa di conflitti violenti e di violazioni dei diritti umani;

- il feticismo come elemento che genera sofferenza, paure, conflitti e sfruttamento delle persone;

- i giovani, gli adolescenti e i bambini come protagonisti della riconciliazione e della pace e non solo vittime;

- la fame, espressione della mancanza dei mezzi essenziali per una vita dignitosa, come elemento che genera conflitti e ingiustizie.

B. Alcuni suggerimenti:

- un riferimento esplicito alla dottrina sociale della Chiesa dovrebbe far parte del contenuto della nostra dottrina evangelizzatrice e catechetica;

- che la catechesi assuma il modello catecumenale, che spinga la persona a fare la sua scelta personale di Cristo;

- sottolineare il ruolo fondamentale della vita consacrata nella vita e nella missione della Chiesa, evidenziando soprattutto il suo lavoro nel campo della riconciliazione, della giustizia e della pace attraverso la preghiera, la presenza nella scuola, negli ospedali e nei mezzi di comunicazione sociale, la promozione della donna, ecc.

- sottolineare il ruolo della donna nel campo della riconciliazione a partire dal proprio genio femminile;

- valorizzare il campo della politica come servizio alla società, aiutando i politici cristiani ad assumersi i loro impegni a partire dalla fede. Cercare di scommettere sulla formazione e sul sostegno dei laici nei vari campi della loro vita, anche con la possibilità di nominare cappellani per settori specifici: professori, polizia, militari ecc.

- per quanto riguarda i sacerdoti, insistere sulla vita del ministero sacerdotale come servizio al popolo di Dio e non come autorità. Che i sacerdoti siano davvero in mezzo al popolo, con il tempo da dedicare al ministero dell’ascolto e della riconciliazione. Che siano capaci di aiutare nella cura delle ferite e dei traumi. Che siano anche consapevoli del loro ruolo sociale, facendosi strumenti autentici di riconciliazione, anche tra i non cristiani.

- dobbiamo denunciare situazioni gravi di violazione dei diritti umani, con forza, chiarezza e precisione.

- avere il coraggio di fare anche un cammino di riconciliazione e purificazione della memoria all’interno della Chiesa.








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