La Chiesa in Kerala: campagna di conversioni forzate di donne cristiane
La Chiesa e le autorità del Kerala sono preoccupati di una possibile campagna in atto
nello Stato, finalizzata a convertire con la forza all’islam giovani donne di altre
religioni. Il sospetto ha preso forma in queste settimane dopo la citazione in giudizio
di due studenti musulmani vicini a un’organizzazione islamista locale, accusati di
avere circuito due ragazze, una cristiana e una indù, per poi costringerle a convertirsi.
Ai giudici dell’Alta Corte del Kerala le giovani hanno raccontato come, dopo averle
sedotte, i due le avessero convinte a unirsi in matrimonio e successivamente sequestrate
per convertirle con la forza. Il caso salito alla ribalta delle cronache, ha attirato
l’attenzione delle autorità su un fenomeno che pare molto più diffuso di quanto non
si pensi. Secondo la polizia sarebbero 8mila le donne vittime di quella che la stampa
locale ha battezzato come una “guerra santa (jihad) dell’amore”. Il responsabile dell’inchiesta
- riferisce l'agenzia Ucan - ha parlato di un movimento con un’organizzazione capillare.
Anche nella Chiesa cattolica la vicenda è seguita con grande attenzione e preoccupazione:
“È importante che la Chiesa si metta in allerta di fronte a un movimento che potrebbe
minacciare la pace e l’armonia tra le varie comunità, ha dichiarato padre Johny Kochuparambil
, segretario della Commissione per l’armonia sociale della Conferenza episcopale del
Kerala. Prima ancora di conoscere l’esito del processo, i vescovi hanno deciso di
fare distribuire in tutte le parrocchie dello Stato una brochure per mettere in guardia
genitori e insegnanti e invitarli a proteggere le proprie figlie. Il Kerala è lo Stato
che registra oggi la presenza cristiana più numerosa (oltre 6 milioni di persone,
pari a circa il 20%) in India. Sinora è stato in larga parte risparmiato dalle violenze
dell’estremismo religioso verificatisi in altri Stati dell’Unione indiana, soprattutto
nel nord. Non sono peraltro mancati scontri, in particolare tra indù e musulmani.
Pochi e di scarso rilievo gli episodi di violenza contro i cristiani. Le minacce di
attentati lanciate lo scorso mese di agosto da un gruppo terrorista islamico, il “Lashkar-e-Taiba”,
potrebbero tuttavia essere il segnale di una preoccupante escalation. (L.Z.)