2009-10-15 12:07:35

Intervento di Suor Bédour Antoun (Irini) SHENOUDA, Madre Provinciale delle Suore di Nostra Signora degli Apostoli (EGITTO), Uditrice


Rev.da Suora Bédour Antoun (Irini) SHENOUDA, N.D.A., Madre Provinciale delle Suore di Nostra Signora degli Apostoli, Il Cairo (EGITTO)

Ruolo di guide spirituali e di animatrici: le nostre comunità interculturali e la vita comunitaria fanno di noi dei testimoni di comunione e di amore, in un mondo frammentato.
Ruolo nell’educazione e nello sviluppo sociale: una testimonianza della verità del messaggio evangelico e della sincerità dei cristiani nella loro fede. Un’attenzione speciale ai poveri, agli emigrati che sono terreno favorevole per la conversione all’islam...
Ruolo di sostegno ai cristiani nell’approfondimento dello spirito di appartenenza alla patria,
Dialogo interreligioso in tutte le sue forme: il dialogo di vita, il dialogo nella vita, un dialogo popolare e quotidiano.
Il dialogo d’azione, attraverso il quale i cristiani collaborano con i fratelli e le sorelle per lo sviluppo integrale e la liberazione delle persone.
Il dialogo delle esperienze religiose, osare ammettere la propria fede e osare riconoscere i valori religiosi dell’altro che ha una fede diversa.
Qualunque sia il cammino già percorso e i “risultati” delle nostre attività apostoliche, siamo invitati a progredire sempre e ad affrontare alcune sfide:
Nella prospettiva della fede e della riconciliazione, è urgente intensificare la formazione religiosa delle giovani suore per vivere intensamente queste forme di dialogo, l’ascolto, la collaborazione, i contatti e la sfida della differenza e dello sviluppo che consentono uno sguardo benevolo e un’apertura dello spirito nonché un approccio all’islam come religione, fede, credo e non come nemici, aggressori o terroristi. Se vogliamo che il fanatismo diminuisca, facciamo lavorare assieme musulmani e cristiani.
La vera sfida da rilevare per il futuro è rappresentata dall’ignoranza, dalla miseria e dall’ingiustizia, terreno fertile per la violenza e l’estremismo. Scaturisce dal profondo della nostra natura di donne, trovare una risposta creativa e piena di compassione alle nuove situazioni di sofferenza, di esclusione, di povertà e di emarginazione, soprattutto nelle grandi città. Accogliere ma anche dedicare del tempo ad “andare verso di loro”.







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