2009-10-15 12:09:28

Intervento del Sig. Maged MOUSSA YANNY, Direttore Esecutivo dell'Associazione dell'Alto Egitto per l'Educazione e lo Sviluppo, Uditore


Sig. Maged MOUSSA YANNY, Direttore Esecutivo dell'Associazione dell'Alto Egitto per l'Educazione e lo Sviluppo (EGITTO)

Le domande che vengono sempre poste dai cristiani che vivono in paesi a maggioranza musulmana sono:
1. Noi cristiani dovremmo entrare in un dialogo con i musulmani, anche se talvolta percepiamo ostilità e violenza da parte dei gruppi estremisti islamici e intolleranza e rifiuto da parte dei nostri vicini?
2. Come possono i membri della Chiesa operare per costruire la pace?
Permettetemi di parlare dell’esperienza della Commissione di giustizia e pace in Egitto, che è stata una delle prime iniziative nel paese.
Negli anni Ottanta e Novanta l’Egitto ha vissuto un tempo difficile di violenza da parte dei gruppi estremisti islamici... Funzionari eminenti, scrittori, agenti di polizia e molti cristiani sono stati vittime di questa violenza. Nel 1992 la Commissione giustizia e pace ha invitato i musulmani e i cristiani a una tavola rotonda (scrittori, giornalisti, esperti della comunicazione, attivisti dei diritti umani, membri del movimento della fratellanza musulmana e membri di diversi partiti). La Commissione ha offerto una piattaforma per esprimere liberamente i propri punti di vista.
L’idea dietro a questo dialogo era quella di individuare il problema, suggerire se possibile delle soluzioni e rafforzare i valori della cittadinanza, della tolleranza e dell’accettazione. Questo dialogo è stato pubblicato in un libro intitolato Dialogo Nazionale. Ancora adesso possiamo vederne i risultati quando i partecipanti difendono i valori e le idee della riconciliazione e della cittadinanza. Alcuni punti importanti emersi durante l’incontro e ai quali dobbiamo prestare attenzione sono:
- L’importanza di lavorare con i bambini nelle scuole per instillare in loro indirettamente i valori della riconciliazione, dell’accettazione, ecc.
- Togliere dai programmi di istruzione tutti i testi che portano a una maggiore intolleranza e odio;
- L’importanza dei media, che talvolta operano contro la costruzione della pace;
- Occorre prestare attenzione al messaggio trasmesso dagli uomini di fede, sia musulmani che cristiani;
- Infine, ritengo che il dialogo non debba rimanere distante come se fosse per un élite, dentro stanze chiuse, ma che occorra metterlo in pratica. Deve raggiungere il pubblico per avere effetto.
Quindi continuiamo a dialogare con i fratelli musulmani per costruire un mondo migliore, riconciliato, pacifico e giusto.







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