2009-10-14 15:57:17

Thailandia: il direttore di Signis sul prossimo Congresso mondiale dell’Associazione


I comunicatori cattolici possono fare molto per la promozione di una cultura della pace e per formare ai valori le nuove generazioni. Ad affermarlo è Augustine Loorthusamy, presidente di Signis, l’associazione cattolica mondiale per la comunicazione, che dal 17 al 21 ottobre terrà il suo Congresso mondiale a Chiang Mai, in Thailandia. In un’intervista all’agenzia Ucan, Loorthusamy parla delle sfide della comunicazione cattolica oggi in riferimento, in particolare, al tema scelto per il Congresso che è appunto: “I media per una cultura di pace: i diritti dei fanciulli, promessa per il domani” . I comunicatori cattolici – dice - possono dare un contributo fondamentale alla promozione della causa della pace, della vita e del dialogo tra le religioni e le culture, anche in sinergia con gli altri media religiosi e laici. Una collaborazione tanto più auspicabile quando si tratta di parlare alle nuove generazioni che, come recita il titolo del Congresso, sono la promessa del domani. E per parlare ai giovani– sottolinea Loorthusamy – occorre essere presenti nei luoghi in cui passano adesso buona parte del loro tempo, a cominciare dal cyberspazio. Il presidente di Signis parla anche delle difficoltà di fare un’informazione cristiana oggi. I comunicatori nella Chiesa – dice - devono fare i conti con una “miriade di problemi”: dalle intimidazioni e ritorsioni dei governi o dei gruppi radicali, alla mancanza di un’adeguata formazione professionale e della capacità di proporsi sul mercato, ai finanziamenti. A mancare, a volte, è anche il sostegno e il riconoscimento delle autorità ecclesiali. E tuttavia, secondo Loorthusamy, “molto è il lavoro che viene fatto nel campo della comunicazione nei diversi ambiti della Chiesa”, un lavoro - sottolinea - essenziale per una Chiesa che voglia essere vitale e avvicinare i più giovani. Nata nel 2001 dalla fusione tra l’Associazione cattolica internazionale per la radio e la televisione (Unda) e l’Organizzazione cattolica internazionale di cinema e audiovisivi (Ocic) Signis conta oggi membri in più di 130 Paesi nel mondo. L’Associazione rappresenta i media cattolici nelle diverse organizzazioni e istituzioni governative e non governative ed è impegnata a sollecitare politiche che favoriscano una comunicazione rispettosa dei valori cristiani, della giustizia e dei diritti umani; a coinvolgere i professionisti dell’informazione in un dialogo su questioni di etica professionale; a favorire la collaborazione ecumenica e interreligiosa nelle attività di comunicazione. Una delle priorità di Signis è assicurare a tutti un accesso di qualità ai media, grazie a una formazione che passa attraverso l’apprendimento di una capacità di lettura e di visione critica e l’acquisizione di nuove tecniche di comunicazione. L’Associazione ha uno statuto consultivo presso l’Unesco, l’Ecosoc e il Consiglio d’Europa. Il programma del Congresso di Chiang Mai, che riunirà più di 500 comunicatori cattolici, è articolato intorno a tre problematiche fondamentali: le questioni globali ed attuali sui diritti dell’uomo e del bambino; le prospettive emergenti per i mass media ed i cambiamenti sociali e le sfide di chi cresce nell’era digitale. (L.Z.)







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