Intervento di Mons. Odon Marie Arsène RAZANAKOLONA, Arcivescovo di Antananarivo (MADAGASCAR)
S. E. R. Mons. Odon Marie Arsène RAZANAKOLONA, Arcivescovo di Antananarivo (MADAGASCAR)
Negli
ultimi eventi che hanno fatto conoscere il Madagascar a livello mondiale, e che ci
fanno deplorare la perdita di vite umane e guasti materiali notevoli, ci si è rivolti
al Consiglio delle Chiese cristiane, noto con la sigla FFKM (che riunisce cattolici,
luterani, riformati e anglicani). Va osservato che nei tumulti ciclici che hanno scosso
la grande isola dal 1980, il FFKM è stato una risorsa per uscire dalla crisi, che
si è poi conclusa con la firma di un accordo tra le parti in conflitto. Poi sono seguite
le elezioni.
Come mai il FFKM è stato scelto come mediatore?
Osserviamo
anzitutto che la Conferenza dei vescovi del Madagascar non ha mai cessato di dare
l’allarme per attirare l’attenzione del potere in carica. In effetti, la maggioranza
delle persone diventa sempre più povera mentre una minoranza si arricchisce; si presentava
una deriva dittatoriale dopo l’adozione di una costituzione a misura del presidente,
vendita di terreni a compagnie straniere, per non parlare dei brogli elettorali...
I
capi religiosi e gli esponenti di primo piano hanno lanciato appelli alla calma. Da
parte sua, la Conferenza dei vescovi del Madagascar ha creato un’unità di crisi per
seguire l’evolversi degli eventi. E il 6 febbraio 2009 è riuscita a riunire intorno
ad un tavolo i rappresentanti delle due parti avverse.
Vorrei trarre qualche
lezione da questa esperienza di mediazione:
1. Non si può mediare senza una
precedente formazione, altrimenti il fallimento è assicurato;
2. I mediatori
devono rimanere uniti se desiderano portare a buon fine il loro lavoro;
3.
In questi negoziati non ci sono mai né la buona fede né la sincerità e ciò porta allo
scoraggiamento, tuttavia non bisogna abbandonare il tavolo dei negoziati;
4.
La solidarietà della Conferenza dei vescovi del Madagascar è stata anche una testimonianza
importante in mezzo alla crisi ed è questo che fa la sua forza;
5. Purtroppo
il FFKM è uscito ferito e indebolito da questa esperienza. Tuttavia, ciò che dà speranza
è l’organizzazione di laboratori di formazione sull’ecumenismo in tutta l’isola. Sono
stati finanziati dal Consiglio Ecumenico delle Chiese di Ginevra.