2009-10-14 12:58:31

Intervento di Mons. Martin MUSONDE KIVUVA, Vescovo di Machakos (KENYA)


S. E. R. Mons. Martin MUSONDE KIVUVA, Vescovo di Machakos (KENYA)



L’impoverimento è dovuto ad una mancanza dei beni e servizi basilari, come cibo, assistenza sanitaria, accesso alle cure mediche oppure alla mancanza di istruzione e di pace. Questa situazione conduce ad alti livelli di ignoranza, ad una precarietà per quanto riguarda la salute, provoca problemi ecologici quali la distruzione delle foreste attuata per procurarsi il carbone o un alloggio; le attività minerarie e gli insediamenti urbani senza pianificazione mettono sotto pressione le infrastrutture disponibili come quella idrica, fognaria, viaria; vengono impiegate inoltre tecniche agricole incompatibili con l’ambiente.

Occorre prendere in esame le falle dei nostri processi politici per alleviare la povertà cronica che si manifesta nelle malattie, nella mancanza di cibo, nei crimini e nella mancanza di acqua potabile. Garantire alla maggior parte dei poveri del Kenya l’accesso alla previdenza sociale esige una collaborazione integrata tra la Chiesa, il governo e i partner locali e internazionali. Tutte le persone che hanno il compito di provvedere al benessere della popolazione devono essere competenti, affidabili, aperte e sensibili nei confronti delle situazioni dei gruppi vulnerabili al fine di raggiungere l’auspicato sviluppo umano integrale.

Oggi le nostre popolazioni del continente non riescono a veder soddisfatti i loro bisogni fondamentali. Parliamo di milioni di individui che non possono attingere ad acqua potabile, cibo e un alloggio decoroso; assistiamo al ripresentarsi di malattie quali la poliomielite che pensavamo fosse stata sradicata; vediamo coltivatori di caffè e tè impoverirsi per gli scarsi introiti e abbiamo visto aumentare il tasso di disoccupazione. Questo fa aumentare il numero di giovani che sono alla mercé di una potente élite che li recluta per il mondo della droga e delle bande criminali.

Suggerisco che come leader della Chiesa dobbiamo dare l’esempio che il duro lavoro paga mettendo in atto politiche che premino il buon lavoro. Dobbiamo scoraggiare la cultura dell’avidità e promuovere fra i giovani l’onestà e la responsabilità.








All the contents on this site are copyrighted ©.