Nobel alternativo per ecologia, disarmo e impegno sanitario
Disarmo nucleare, opposizione allo sfruttamento delle risorse naturali in Congo, presa
di coscienza della necessità di un uso responsabile della scienza e impegno per curare
le donne in Etiopia sono le motivazioni che hanno portato quest’anno la fondazione
svedese “Right Livelihood” ad assegnare il suo riconoscimento, noto come ‘premio Nobel
alternativo’, al pacifista neozelandese Alyn Ware, al biologo congolese René Ngongo,
allo scienziato canadese David Suzuki e alla dottoressa australiana Catherine Hamlin.
Ware, - riferisce l'agenzia Misna - cofondatore del gruppo “Parlamentari per la non-proliferazione
nucleare”, è stato premiato per il suo impegno pluridecennale a favore del disarmo;
Ngongo, nato nel 1961 a Goma, in nord Kivu, ha denunciato senza timore le operazioni
di sfruttamento delle risorse che rischiano di distruggere le foreste pluviali del
suo paese con gravi conseguenze sull’equilibrio climatico globale. Suzuki ha incentrato
la sua attività di ricerca su un uso responsabile della scienza, cercando di accrescere
la consapevolezza sull’emergenza dei rischi ambientali; Hamlin lavora da 50 anni in
Etiopia per curare le donne affette da fistula ostetrica. Creato nel 1980 dal filantropo
tedesco-svedese Jakob von Uexküll per “onorare e sostenere quanti offrono risposte
pratiche ed esemplari alle sfide più urgenti a cui siamo chiamati a rispondere oggi”,
il premio non è legato ai premi Nobel e viene consegnato il 4 dicembre nel corso di
una cerimonia che si svolge nel parlamento svedese. (R.P.)