“Le Università, laboratori non solo del sapere ma anche e soprattutto dell’agire liberante,
devono poter esercitare un ruolo cardine nella Cooperazione congeniale alla loro natura
di 'universitas'”. E’ il messaggio – reso noto da Zenit - diffuso al termine del convegno
che si è concluso sabato sul tema “Per una nuova cultura dello sviluppo in Africa:
il ruolo della cooperazione universitaria”. All’iniziativa, organizzata dall'ufficio
diocesano per la pastorale universitaria del vicariato di Roma, ha preso parte anche
il ministero degli Esteri italiano ed ha visto la presenza di monsignor Jean-Louis
Bruguès, segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica. I partecipanti
al convegno hanno affermato che “la comunità internazionale è alla ricerca di soluzioni
e strategie per uscire dalla crisi”, che ha colpito soprattutto il continente africano.
E’ stata così ribadita la necessità di nuovi rapporti strategici per il futuro e in
questo senso le università potranno essere parte integrante “nei processi di ideazione,
pianificazione ed attuazione non solo delle iniziative bensì anche delle politiche
riguardanti la cooperazione stessa”. In questa fase, intanto, è stata decisa la costituzione
di un comitato permanente per la Cooperazione Interuniversitaria Italia-Africa, sarà
poi istituito un fondo a favore degli atenei africani e ogni due anni sarà organizzato
un Convegno di studio della cooperazione universitaria Italia-Africa e si contribuirà
presso le Università africane presenti all'incontro, alla creazione di una “Cassa
per la Cooperazione” quale “fondo permanente e stabile per una rapida attuazione delle
varie iniziative cooperative in termini di ricerca scientifica, attività culturali
ed attività didattiche ordinarie o straordinarie”. (B.C.)