Burkina Faso: i 40 anni dell’Unione fraterna dei credenti fondata da padre Bidaud
L’Unione fraterna dei credenti (UCF) di Dori, nel Burkina Faso ha festeggiato nei
giorni scorsi 40 anni. Fondata da padre Lucien Bidaud, è nata durante la carestia
del 1969 dall’incontro di volontari musulmani e cattolici che volevano offrire il
loro aiuto ed è oggi un esempio di dialogo interreligioso. “Gioventù, cammina sui
passi di Lucien Bidaud e dell’UCF per realizzare la tolleranza e il dialogo interreligioso”:
questo lo slogan del quarantesimo anniversario dell’Unione fraterna dei credenti che
ha visto la luce nella parrocchia di Sant’Anna di Dori. Diverse le manifestazioni
per ricordare la figura di padre Bidaud, morto nel 1988 e che tanto si è speso per
le popolazioni del Sahel. Attraverso l’UCF, secondo mons. Joachim Ouédraogo, vescovo
di Dori, “le popolazioni di Dori hanno scoperto l’acqua viva e la vera pace”. “Cristiani
e musulmani si sono risolutamente impegnati nella promozione dell’uomo” ha sottolineato
il governatore della regione del Sahel Eloi Bambara, ed in effetti sono tanti i progetti
realizzati in questi anni dall’UCF grazie alla quale le comunità cristiana e musulmana
hanno raggiunto una buona convivenza. Attualmente l’UCF sta lavorando ad un progetto
per la formazione di giovani “Dudal Jam”, che prevede la realizzazione di un centro
per l’educazione alla pace e al dialogo interreligioso, e ad un programma che riguarda
le donne. “Quale che sia la propria appartenenza politica, religiosa, razziale o culturale,
ci si deve accettare – ha osservato il vescovo di Dori ricordando i frutti dell’Unione
fraterna dei credenti – Dio ci ha creati diversi perché ci si completi … Facciamo
lo sforzo di comprenderci, di lasciar cadere i pregiudizi, di relativizzare il proprio
io e prendere in considerazione l’altro, per arrivare a fare belle cose insieme”.
(T.C.)