2009-10-12 19:56:21

Intervento di Mons. Menghisteab TESFAMARIAM, Eparca di Asmara (ERITREA)


S. E. R. Mons. Menghisteab TESFAMARIAM, M.C.C.J., Eparca di Asmara (ERITREA)



I dolori e le tribolazioni che affliggono la maggior parte del continente africano, vale a dire il perdurare dei conflitti, le ingiustizie, le violazioni dei diritti umani, la mancanza di libertà religiosa, persecuzioni, sfruttamento delle risorse umane e naturali, diversi tipi di morbi, povertà disoccupazione, carestia, migrazioni, fuga dei cervelli e traffico di esseri umani sono ben noti e pubblicizzati. Essi, e ne parlo per esperienza, sono provocati da forze interne ed esterne di sete di potere e di una brama sfrenata di possesso.

La famiglia è il primo e il più piccolo nucleo di ogni società e la comunità cristiana è la prima e indispensabile scuola di riconciliazione, giustizia e pace. Perché è nella famiglia che si impara il senso di appartenenza e di identità, e i valori di solidarietà, condivisione, rispetto per gli altri, ospitalità, solidarietà.

È vero che in Africa troviamo il maggior numero di rifugiati e profughi. È anche vero che molti africani stanno ancora cercando di attraversare deserti e mari per raggiungere paesi in cui pensano di poter ricevere una migliore educazione, più denaro e soprattutto una maggiore libertà. Occorre una forte assistenza pastorale per questi deboli gruppi di persone. Il nostro Sinodo deve sollecitare le Chiese d’origine e le Chiese che li ospitano a collaborare maggiormente tra loro.

Tuttavia l’emigrazione degli Africani non è iniziata recentemente. Esistono oggi molti africani che si sono stabiliti con successo nel mondo sviluppato. Se offriamo loro una motivazione, sono pronti a offrire il loro contributo al miglioramento della vita nei loro paesi di origine. Non dobbiamo escluderli dall’ offrire il loro contributo allo sviluppo del potenziale dell’Africa. In stretta collaborazione con le nostre Chiese sorelle in Europa, America e Australia, dobbiamo coinvolgerli negli sforzi di promuovere l’Africa, sia dal punto di vista umano che spirituale.

Se la famiglia africana e gli africani in diaspora devono aiutare la Chiesa a diventare “sale della terra e luce del mondo”, dobbiamo essere sicuri che tutti i nostri i agenti di pastorale ricevano una formazione continua. Soprattutto in questo Anno del Sacerdozio è vitale che tutti i membri del presbiterato siano pienamente consapevoli della loro vocazione a diventare santi ministri di riconciliazione, credibili avvocati di giustizia e fedeli portatori della pace di Cristo.








All the contents on this site are copyrighted ©.