Intervento di Mons. Martin Igwemezie UZOUKWU, Vescovo di Minna (NIGERIA)
S. E. R. Mons. Martin Igwemezie UZOUKWU, Vescovo di Minna (NIGERIA)
Noi
viviamo e lavoriamo in mezzo ai musulmani in uno stato retto dalla “Sharia”, il Niger,
che confina con la Nigeria.
Nella nostra diocesi abbiamo un programma noto
come “Family apostles of the Divine Mercy devotion” (apostoli familiari della devozione
alla Divina misericordia), che si dedica alla più piccola comunità della famiglia
di Dio, la “chiesa domestica”. Questi apostoli familiari della Divina misericordia,
uomini e donne, vengono preparati come leaders della chiesa del villaggio, agenti
di riconciliazione, promotori di giustizia e pace nelle comunità dei loro villaggi.
Essi condividono quotidianamente la Parola di Dio nelle loro case, recitano il rosario
e la coroncina della divina misericordia e conducono anche la preghiera comunitaria.
Anche
lo “Zumunta Mata”, un gruppo di donne cattoliche, il cui motto è “Noi siamo il sale
della terra e la luce del mondo” è composto da agenti di evangelizzazione, riconciliazione,
promotrici di giustizia, pace e misericordia. Esse e i loro figli interagiscono con
le donne musulmane e i loro bambini a livello popolare grazie a questo apostolato
della famiglia e le incoraggiano a passare un’ora al giorno in preghiera durante la
quale leggono il Corano, scoprono la misericordia di Dio e pregano con le loro coroncine,
promuovendo così un dialogo con l’islam e la testimonianza di vita attraverso la preghiera.
Infatti alcune famiglie musulmane hanno imparato ad aggiungere alle loro preghiere
quotidiane una nuova versione della preghiera della Divina misericordia.
La
catechesi e la preghiera di cui abbiamo parlato aiutano oggi i nostri giovani a sviluppare
interesse e amore per il rosario e l’adorazione/benedizione eucaristica nelle cappelle
delle nostre parrocchie.
Un appello ai padri sinodali: vi prego, incoraggiate
i vostri sacerdoti, religiosi e laici a promuovere nelle loro parrocchie e centri
di formazione la devozione della Divina misericordia, e ad amare l’adorazione eucaristica