2009-10-12 20:02:40

Intervento di Mons. Egidio NKAIJANABWO, Vescovo di Kasese (UGANDA)


S. E. R. Mons. Egidio NKAIJANABWO, Vescovo di Kasese (UGANDA)



Nella corso del dibattito è stato più volte osservato che noi, leader religiosi, dovremmo affrontare i nostri governi e protestare contro il loro malgoverno. Lo abbiamo fatto molte volte, ma non sembra che abbiamo molto successo. Quando protestiamo, talvolta ci rimproverano che stiamo interferendo nella politica e che dovremmo limitarci solo alle questioni religiose. Ritengono che stiamo sostenendo uno o l’altro partito dell’opposizione. Dovremmo far capire loro che le questioni religiose comprendono anche la difesa dei diritti delle persone.

La Madre Chiesa, nella sua saggezza, ci ha dato un modo per dimostrare che non stiamo facendo politica quando critichiamo il malgoverno. Nel Codice di Diritto Canonico, la Chiesa proibisce al clero di impegnarsi in una politica di parte e di assumere incarichi politici. Ciò comprometterebbe la nostra indipendenza e la nostra libertà (can. 285 e 287). Il governo e i suoi organi allora capiranno che state parlando come uomini di Dio che difendono i diritti del popolo di Dio.

Come il profeta Geremia, anche noi siamo inviati a pronunciarci contro gli abusi. Dio disse a Geremia: “va’ da coloro a cui ti manderò e annunzia ciò che io ti ordinerò. Non temerli, perché io sono con te per proteggerti” (Ger 1, 7-8).

Un altro modo per portare un cambiamento consiste, come è stato detto, nel dare ai nostri cristiani un’istruzione più profonda nella fede e nella Dottrina Sociale della Chiesa, affinché seguano gli insegnamenti del Vangelo.

Quando diventeranno cristiani convinti e avranno imparato a conoscere i loro diritti umani, allora li mobiliteremo a tutti i livelli; il nostro sforzo deve esser volto specialmente ai consiglieri (rappresentanti politici) a livello locale e ai membri del parlamento a livello nazionale, affinché insieme possiamo eliminare la corruzione dai nostri paesi.

Ciò non dovrebbe essere impossibile, specialmente in un paese che ha una popolazione cristiana numerosa. Dopotutto, molti dei funzionari corrotti sono nostri cristiani.








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