2009-10-12 19:52:43

Intervento di Mons. Antonio Maria VEGLIÒ, Arcivescovo titolare di Eclano, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti


S. E. R. Mons. Antonio Maria VEGLIÒ, Arcivescovo titolare di Eclano, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti (CITTÀ DEL VATICANO)



La realtà della pastorale della mobilità umana è un fenomeno così importante, così esteso e così complesso soprattutto in Africa e dall' Africa, che è sempre stato ed è un continente interessato a tale problema, soprattutto dai flussi di migranti, rifugiati e sfollati. Nelle ultime tre decadi, varie circostanze hanno alimentato tale fenomeno. Oltre alla crescente urbanizzazione, guerre e conflitti di diversa natura hanno trasformato vari Paesi in "esportatori" di profughi ed emigranti verso i Paesi vicini, verso altre regioni del continente o verso Paesi esteri. Vi sono poi fattori economici, sociali, culturali e politici, intrecciati tra loro, che costringono gli Africani ad abbandonare i propri Paesi d'origine.

I movimenti migratori in Africa sono, comunque, più “orizzontali” che “verticali”. In effetti, la migrazione intra-continentale è di gran lunga più importante di quella verso il resto del mondo, fino a stimare che la migrazione intera coinvolga attualmente almeno 40 milioni di persone, nella maggior parte Africani. E’ tutto indica×che questi flussi interni ed interregionali continueranno ad incrementarsi negli anni e nei decenni prossimi.

La crisi economica e i conflitti che colpiscono molti Paesi del continente africano hanno dato luogo a preoccupanti sentimenti xenofobi verso gli immigrati, trasformati in capri espiatori per i problemi politici ed economici interni. Spesso, perciò, le politiche migratorie degli Stati si sono irrigiditi per rendere difficile la permanenza e lo sviluppo di attività da parte degli immigrati. In tale contesto, il rispetto dei diritti umani, dei prinçipi democratici e dello stato di diritto, la good governance, l'approfondimento del dialogo politico e il rafforzamento della cooperazione internazionale, rappresentano le linee guida su cui si giocano il presente e il futuro dell' Africa. La dimensione pastorale, in tale processo, non è di secondaria importanza. Soltanto un autentico rapporto di giustizia, infatti, produrrà la pace e, da qui, potrà attingere forza la Chiesa in Africa al servizio della riconciliazione e dell'annuncio del Vangelo








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