2009-10-12 15:32:11

Aperta a Roma la Settimana mondiale dell’alimentazione


"Probabilmente nessuno tra quelli che è in questa sala avrà a che fare con lo spettro della fame nel 2050, ma dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per sconfiggerlo per sempre non solo per ragioni morali, ma economiche. E' dimostrato, infatti, che l'aumento del Prodotto interno lordo in ambito agricolo è due volte più efficace per la riduzione della povertà nei Paesi in via di sviluppo di quello prodotto in altri ambiti. Ed in tempi di crisi, questo non è un fattore ignorabile''. E' quanto ha detto il direttore generale della FAO Jacques Diouf, aprendo oggi a Roma i due giorni di High level experts Forum su come sfamare il mondo nel 2050. Diouf ha puntato il dito contro la riduzione degli investimenti internazionali per lo sviluppo agricolo: ''L'aiuto ufficiale allo sviluppo indirizzato all'agricoltura - ha detto - si è contratto del 58% tra il 1980 e il 2005 scendendo dal 17% del totale dei fondi disponibili al 3,8%. Oggi siamo circa al 5% nonostante i grandi impegni assunti negli ultimi anni''. Dal 16 al 18 novembre prossimi, oltre 300 esperti si confronteranno in questi giorni sulle strategie piu' efficaci per sconfiggere la fame entro il 2050. Durante i lavori si cercherà di individuare soluzioni concrete. La settimana culminerà con il lancio di un rapporto sulla fame (Sofi), realizzato dalla Fao insieme con il Programma Alimentare Mondiale. Nello studio - ricorda la Misna - viene sottolineato come il dramma della fame nel mondo stesse aumentando già prima dell’attuale crisi economica e alimentare. Tra le soluzioni in esame ci sono l'aumento degli investimenti agricoli nella misura di circa il 50%. Verranno anche analizzati i punti deboli del mercato, come la conservazione in deposito dei beni alimentari e l’eccessiva distanza tra luoghi di produzione ed effettivo consumo dei prodotti. Secondo la Fao è necessario l’impegno concreto dei governi che devono aumentare gli stanziamenti in ricerca agricola, costruzione di infrastrutture, istruzione e sanità. (A.L.)







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