2009-10-11 14:07:48

Intervento di Mons. Gabriel 'Leke ABEGUNRIN, Vescovo di Osogbo (NIGERIA)


S. E. R. Mons. Gabriel 'Leke ABEGUNRIN, Vescovo di Osogbo (NIGERIA)

Occorre che la Chiesa si faccia più presente nella proclamazione della Verità nell’Africa di oggi, dove, in molti luoghi, dove il compromesso politico e i negoziati silenziosi non sono stati efficaci (cfr Papa Benedetto XVI, Caritas in Veritate). La voce profetica della Chiesa a favore dei poveri e degli oppressi non deve mai essere compromessa o sacrificata sull’altare di un’amicizia irreligiosa o di un tornaconto materiale.
Una delle maggiori sfide che questo Sinodo dovrebbe affrontare è il destino di un gran numero di immigrati africani presenti in tutti i paesi dell’occidente. Dall’inizio della crisi economica, molti di questi paesi occidentali hanno elaborato leggi e strutture difensive a sostegno delle proprie economie. Purtroppo a questo scopo sono state varate leggi che si avvicinano molto a negare perfino i diritti umani degli immigrati, specialmente degli africani. Soprattutto in Italia l’immigrazione clandestina è diventata un reato e l’assistenza agli immigrati da parte di organizzazioni caritative di volontari è stata ridotta.
Nella stessa Africa il malgoverno dovuto alla corruzione, alle clientele e alla mancanza di rispetto dell’applicazione della legge, sono contro la giustizia e la riconciliazione.
In Africa, dal nord al sud, dall’est all’ovest, i nostri giovani sono la nostra più grande forza e le prime vittime della violenza etnica, del genocidio, del banditismo, della criminalità, del traffico di esseri umani, della corruzione e del malgoverno.
Alla luce di tutto ciò la voce profetica della Chiesa deve essere ascoltata senza ambiguità







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