2009-10-11 14:18:17

Intervento della Sig.ra Geneviève Amalia Mathilde SANZE, Responsabile dell'Opera di Maria - Movimento dei Focolari, Abidjan (COSTA D'AVORIO), Uditrice


Sig.ra Geneviève Amalia Mathilde SANZE, Responsabile dell'Opera di Maria - Movimento dei Focolari, Abidjan (COSTA D'AVORIO)

Il Movimento dei Focolari è presente nell’Africa subsahariana dal 1963. Da allora, la sua presenza si è estesa a tutte le nazioni africane anche se con modalità diverse. Oggi più di 170.000 persone cercano di vivere la sua spiritualità.
Come contribuisce alla riconciliazione, alla giustizia e alla pace in Africa? Dato che la sua spiritualità si basa sulla comunione, gli adepti vogliono testimoniare Cristo mettendo in pratica il Vangelo. Il Movimento lavora così per la formazione di “uomini nuovi” che, rinnovati dal Vangelo in tutti gli aspetti della loro vita, sono in grado di trasformare la società.
Per fare un esempio, possiamo parlare della “Nuova Evangelizzazione” di Fontem, una popolazione del Camerun. Nel 2000, Chiara Lubich, forte dell’esperienza fraterna vissuta insieme, si rivolse alla popolazione proponendo: “...è come un giuramento in cui noi ci impegniamo a essere sempre pienamente in pace tra noi e a rifare la pace nel caso in cui essa sia minacciata... Voi tutti siete liberi di seguire la fede dei vostri padri, se la vostra coscienza ve lo suggerisce, ma non siete liberi di non amare”. La popolazione ha aderito a questa proposta con entusiasmo. Successivamente, insieme al re, sono stati elaborati programmi concreti e sono stati avviati incontri regolari nei 10 villaggi. I frutti sono numerosi: richieste di perdono e di riconciliazione tra parenti e tra vicini, il rispetto dei valori morali, la riscoperta dei sacramenti, l’esperienza della pace interiore che la famiglia dà e crea sia in casa che nella comunità locale ecc. Oggi, 16 capi tradizionali e i loro popoli partecipano alla “Nuova Evangelizzazione” che cresce ogni anno. I re (Fon) hanno affermato a più riprese di non avere più problemi di riconciliazione, perché si sono risolti tutti con la carità fraterna.
Nel 1992, a Nairobi (Kenya), Chiara Lubich fonda una scuola per l’Inculturazione, il cui obiettivo è quello di approfondire il radicamento del Vangelo nelle culture africane alla luce del carisma dell’unità. Ogni seminario tratta un argomento specifico che è affrontato secondo le tradizioni africane, la sacra Scrittura e il Magistero della Chiesa, nonché secondo il carisma dell’unità. È un’esperienza molto interessante quella della scoperta e dell’espressione dei valori e dei limiti delle nostre stesse culture. Un ambito del tutto nuovo, anche per noi africani. Si tratta di una vera donazione reciproca che ci fa crescere nell’amore e nella vita; essa ci dà una consapevolezza nuova delle nostre radici e ci apre a orizzonti nuovi dandoci la possibilità di scoprire il patrimonio comune. Essa ci aiuta anche a far udire la voce dell’Africa al resto del mondo, in un rapporto di dignità reciproca in vista della fraternità universale e per uno sviluppo armonioso della vita socio-culturale e ecclesiale.







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