2009-10-11 14:10:59

Intervento del Rev. P. Aquiléo FIORENTINI, Superiore Generale dell'Istituto Missioni Consolata


Rev. P. Aquiléo FIORENTINI, I.M.C., Superiore Generale dell'Istituto Missioni Consolata (UNIONE DEI SUPERIORI GENERALI)

Il ministero della riconciliazione comprende la dimensione orizzontale e verticale, con gli altri e con Dio. Comporta una vera scuola per re-imparare a perdonare e a riconciliarsi, che prevede un metodo e dei contenuti.
Un apporto significativo che le Chiese di 14 paesi del Continente americano possono offrire alla Chiesa d’Africa come metodologia per ottenere perdono e riconciliazione è l’esperienza delle ES.PE.RE (Escuelas de Perdón y Reconciliación). Queste sono scuole formate da gruppi di 15-20 persone che decidono di vivere una forte esperienza di cura della memoria non-grata (rabbia, rancore, odio, vendetta), e che desiderano aprirsi al perdono e alla riconciliazione come cammino obbligato verso la ricostruzione personale, familiare e sociale, e il ristabilirsi della pace nel proprio quartiere, nella città e nel Paese.
Le ESPERE, utilizza una metodologia variegata: la ludica, il socio-dramma, esercizi di re-formulazione ed ermeneutica, spazi di ascolto, gioco dei ruoli e altro; lavora su cinque dimensioni dell'essere umano: conoscitiva, emozionale, comportamentale/attitudinale, comunicativa e trascendente; possiede la sua colonna vertebrale nel lavoro dei piccoli gruppi, dove i partecipanti ri-elaborano rabbia, odio e desideri di vendetta; promuove e capacita ciascuno dei partecipanti perché si convertano in Animatori/moltiplicatori; si adatta ad essere utilizzata da bambini, giovani e adulti; è una proposta ecumenica.
È una proposta pedagogica realizzata in 10 passi, ognuno di circa 8 ore. Ogni passo segue una sequenza similare. I primi 5 passi sono dedicati al perdono. Gli altri 5 si riferiscono alla riconciliazione, e toccano concetti fondamentali come: verità, giustizia e patto.
Con questa proposta si cerca di portare il perdono negli scenari della vita quotidiana, per influire così sulla vita pubblica e politica delle città.
Il paradigma del perdono e della riconciliazione è possibile solo per chi si situa in un nuovo spazio cosmico, storico, spirituale, culturale e psicologico: la prospettiva di una nuova creazione (cfr 2Cor 5, 17-18).







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