2009-10-10 16:16:09

Pakistan: nuovi attentati dei talebani


Nuova fiammata di violenza in Pakistan. All’indomani del sanguinoso attentato di Peshawar, duramente condannato dal segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, è stata attaccata una caserma dell’esercito a Rawalpindi, sei i miltari rimasti uccisi. Intanto Islamabad si prepara ad un’altra grande offensiva contro le roccaforti dei talebani nel sud del Paese. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

Sono almeno 11 le vittime dell’assalto al quartier generale dell'esercito pachistano a Rawalpindi, nei pressi di Islamabad. Si tratta di sei militari e cinque terroristi morti nello scontro a fuoco scaturito dopo l’irruzione e durato per oltre un'ora. Al momento i militari sono impegnati nella ricerca di due ribelli che sarebbero riusciti a fuggire. L'attacco è stato rivendicato, dal gruppo talebano Tahrik-e-Taliban, guidato dal cugino del leader Baitullah Mehsud, ucciso nelle scorse settimane in un raid aereo condotto da un drone statunitense. Nella rivendicazione, il portavoce del gruppo ha chiesto la fine delle operazioni dell'esercito nella parte occidentale del Paese ai confini con l'Afghanistan. Secondo la polizia, l'attentato di oggi e quello di ieri a Peshawar, nel quale sono morte 52 persone, arriva in risposta all'annuncio del governo sul'inizio di operazioni militari contro i talebani nella zona del Sud Waziristan. Un’operazione – ha spiegato il governo – che sarà nello stile di quella che ha liberato la valle dello Swat dai miliziani integralisti.

Afghanistan
Prosegue senza soste la violenza in Afghanistan, dove ieri tre soldati della Nato, tra cui un americano e due polacchi, sono rimasti uccisi in seguito all'esplosione di ordigni di fattura artigianale nell'est e nel sud del Paese. Lo ha annunciato oggi con un comunicato il comando Isaf. Intanto il presidente americano, Barack Obama, ha avuto un’incontro con i suoi consiglieri per discutere la nuova strategia per la guerra in Afghanistan. Secondo alcune indiscrezioni, nell'incontro alla Casa Bianca è stata esaminata per la prima volta in modo approfondito la richiesta di un aumento di 40 mila soldati avanzata dal generale americano Stanley McChrystal.

Yemen
Resta altissima la tensione nel nord dello Yemen, teatro da metà agosto di un'offensiva del governo tesa a soffocare la ribellione dei gruppi sciiti zaidisti. Le forze di sicurezza yemenite hanno reso noto di aver ucciso 100 ribelli e di averne feriti circa 280 in violenti combattimenti avvenuti ieri nella provincia di Saada. I ribelli zaidisti del nord, di religione sciita, affermano di lottare contro la discriminazione religiosa, perché la componente sciita del Paese è stata messa ai margini dopo l'alleanza del presidente yemenita Ali Abdullah Saleh con l'Arabia Saudita, potenza sunnita confinante.

Nigeria
Ennesimo dramma della povertà in Nigeria dove stamane almeno 80 persone sono morte per l’esplosione di un camion cisterna dal quale stavano tentando di estrarre del carburante. L’esplosione del camion ha coinvolto molti automezzi che transitavano nelle vicinanze rendendo il rogo ancora più distruttivo. Incidenti di questo tipo sono purtroppo frequenti in Nigeria, ma nonostante i controlli le autorità non riescono a porvi termine.

La Polonia ratifica il Trattato di Lisbona
Il presidente polacco Lech Kaczynski ha firmato stamani il Trattato di Lisbona in una cerimonia solenne a Varsavia, presenziata anche dal presidente della Commissione europea Barroso, da quello del Parlamento europeo, Jerzy Buzek, e dal premier svedese e presidente di turno dell’Ue, Fredrik Reinfeldt. La sigla della Polonia arriva a una settimana da quella dell’Irlanda ottenuta con un secondo referendum sul Trattato. Per l’entrata in vigore della nuova “Carta europea”, prevista per gennaio, manca solo l’adesione della Repubblica Ceca, che sarà espressa dal presidente ceco Klaus solo dopo il pronunciamento della Corte costituzione.
 Cecenia
Nuovo attacco dei ribelli separatisti in Cecenia. Un agente di polizia è morto e altre 14 persone sono rimaste ferite nell'esplosione di una bomba a Grozny. L’attentato si inserisce nell’escalation di violenze che riguarda tutte le repubbliche del Caucaso russo a maggioranza musulmana.

Francia: arrestato ingegnere del Cern sospettato di avere legami con al Qaeda
Un ricercatore trentaduenne di origine algerina del Centro Europeo di Ricerca Nucleare (Cern) di Ginevra e suo fratello minore sono stati arrestati ieri a Vienne, in Francia, perché sospettati di essere legati alla rete terroristica di al Qaeda. Il fermo è scattato in seguito alla scoperta di un loro scambio di mail con alcuni membri dell’organizzazione terroristica da cui sarebbero emersi elenchi fatti dall’ingegnere di potenziali obiettivi di azioni terroristiche in Francia. Il Cern ha escluso che l’uomo abbia potuto sfruttare per fini terroristici la ricerca svolta a Ginevra.

Nobel a Obama
Congratulazioni continuano ad essere espresse da tutta la comunità internazionale all’indomani dell’assegnazione del Premio Nobel per la pace al presidente statunitense, Barak Obama. “Sono sorpreso e umilmente onorato, non sono sicuro di meritare di essere in compagnia con persone che hanno saputo produrre importanti cambiamenti”, ha detto lo stesso Obama commentando la decisione del comitato di Oslo. In molti lo hanno definito un premio alla speranza e alle intenzioni e all’impegno già dimostrato in favore della pace e del disarmo. Oggi è stata la volta di Medvedev, secondo il quale questa decisione rappresenta “un impulso per un nuovo clima nella politica internazionale”.

Haiti: aereo Onu precipita provocando 11 morti
Un aereo delle Nazioni Unite con 11 persone a bordo è precipitato schiantandosi contro una montagna ad Haiti, vicino alla città di Ganthier. Ancora sconosciute le cause dell’incidente avvenuto durante un volo di ricognizione. Le vittime, di origini uruguaiane e giordane, sono militari appartenenti al contingente di pace dell’ Onu che presidia il confine tra Haiti e Repubblica Dominicana.
 
Cuba – Virus A
L’influenza A colpisce anche Cuba. Il numero delle persone contagiate è salito a circa 700 casi, tra cui un centinaio di bambini. Tre donne incinte purtroppo le vittime del virus. Tuttavia, secondo l’Oms, la pandemia ha caratteristiche minori di una tipica influenza stagionale. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)

 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 283
 
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