2009-10-10 17:07:44

Intervento di Mons. Boniface LELE, Arcivescovo di Mombasa (KENYA)


S. E. R. Mons. Boniface LELE, Arcivescovo di Mombasa (KENYA)



Lo stigma associato all’Aids è troppo pesante perché le persone, come individui e come comunità, possano portarlo da sole. Ho visto paura e disperazione negli occhi della nostra gente. Le persone dovrebbero trovare in noi coraggio e speranza. Si sentono dire dai loro leader religiosi, dalla loro famiglia, che in qualche modo sono loro stesse responsabili della malattia.

Dobbiamo aiutare la nostra gente a capire che l’HIV/Aids è una malattia e che è sbagliato dare la colpa a se stessi. Forse non sono stati prudenti nel loro stile di vita, ma la malattia ci invita alla compassione.

Ho visto famiglie allontanare la nuora e i bambini a causa del sospetto. Respingere i bambini da parte della famiglia è un abominio. È un peccato grave agli occhi di Dio. È una distorsione del messaggio evangelico di Gesù, che è amore, perdono, riconciliazione, ritorno alla famiglia di Dio.

Dobbiamo stare vicini ai nostri giovani e ai nostri anziani per aiutarli a evitare di contrarre l’Aids/HIV. Dobbiamo aiutare le famiglie a comprendere che i bambini che vengono lasciati senza l’amore e la guida dei genitori sono molto più esposti al contagio rispetto a coloro che hanno il sostegno della famiglia.

L’Aids/HIV è un kairos che ci sfida a rivelare quanto siano profondi alcuni dei nostri peccati. C’era un uomo che stava morendo di Aids e io ho avuto l’onore di essergli accanto negli ultimi giorni. L’ho osservato lottare con le sue scelte di vita e con la vergogna per la sua malattia, lo stigma che la società gli aveva imposto. Ho iniziato a comprendere la mia umanità e la mia condizione di peccatore quando ha alzato la mano per toccare la croce che indossavo. Ho percepito la sua accettazione di sé e il perdono di Dio e la sua salvezza. È stato in quel momento che mi ha chiesto di prendermi cura dei suoi figli, poiché lui non poteva più farlo. Ho sentito la sua fiducia in me come fratello e Pastore. Dio mi ha sfidato ad accettare me stesso, ad essere riconciliato con me stesso.








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