2009-10-10 17:14:54

Intervento del Fr. Armand GARIN, Responsabile regionale dei Piccoli Fratelli di Gesù per l’Africa del Nord (Algeria e Marocco), Uditore


Fr. Armand GARIN, Piccolo Fratello di Gesù (Francia), Responsabile regionale dei Piccoli Fratelli di Gesù per l’Africa del Nord (Algeria e Marocco), Annaba (ALGERIA)



Nei paesi del Maghreb, dove la quasi totalità delle persone è musulmana, secondo l’esempio di Gesù di Nazaret e sulla scia di Charles de Foucauld, nella fedeltà al Vangelo, alcuni/e cristiani/e si sforzano di vivere in fratellanza con i loro vicini e amici musulmani. Ritengono che sia possibile vivere una vita autentica di condivisione, di ascolto, di accoglienza e di servizio facendosi prossimo ai musulmani, soprattutto ai piccoli e ai poveri. Ciò presuppone che si conosca l’altro dall’interno delle sue tradizioni culturali e religiose. Lo straniero, senza saperlo, ci porta ad approfondire la nostra fede e a vivere il Vangelo in modo più autentico. Le parabole e gli esempi della vita di Gesù ci appaiono sotto una nuova luce. Allora, con gli amici musulmani, che credono nell’unico Dio, può nascere una vera solidarietà spirituale, attraverso gesti che talvolta hanno il sapore dell’eternità e sono il segno di una comunione autentica.

Ciò è possibile perché come cristiani e musulmani crediamo fortemente nella fraternità in Adamo (siamo tutti creature di Dio) e in Abramo. Ma, dalla venuta di Gesù, per noi la fraternità tra tutti gli uomini ha la sua fonte nella nostra fede in Gesù morto e risorto perché tutti abbiano la vita. Crediamo che Gesù è misteriosamente presente nei nostri incontri.








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