2009-10-10 15:48:00

Il Cenacolo di Leonardo in Vaticano protagonista dei Venerdì di Propaganda


È stato presentato ieri a Roma, in occasione del battesimo del nuovo ciclo de “I venerdì di propaganda” il volume, edito recentemente dalla Lev, la Libreria Editrice Vaticana, in copie numerate, dal titolo “Il Cenacolo di Leonardo in Vaticano. Storia di un arazzo in seta e oro”. L’opera, aperta al pubblico, si trova nella Sala VIII della Pinacoteca Vaticana. Un grande risultato dal punto di vista artistico e teologico. C’era per noi Alessandra De Gaetano.RealAudioMP3

Capolavoro dell’arte rinascimentale, l’arazzo in seta e oro raffigurante il Cenacolo di Leonardo svela per la prima volta al mondo la trama dei fatti sulle circostanze riguardo alla sua commissione. Uno scambio di doni tra un Papa e un Re, in occasione delle nozze tra Caterina de Medici, nipote di Papa Clemente VII, con Enrico d’Orleans, figlio del re Francesco I di Francia. Quest’ultimo - si racconta - donò al Papa l’arazzo di Leonardo. L’arazzo, autenticato su disegno di Leonardo, custodisce anche un messaggio cifrato in codice, nascosto tra le pieghe della sua tessitura. Ce lo svela l’autrice del volume, Sabrina Sforza Galitzia:

 
“Leonardo vuole far capire che è necessario nella vita darsi un cammino, un percorso per raggiungere una meta. E per lui, la meta, in questo caso, nel Cenacolo, è Cristo, è Dio. Lui è il protagonista e Lui è il finale, nel momento in cui ritornerà e instaurerà il suo Regno”.  L’opera realizzata da Leonardo, che ne ha eseguito il disegno, è stata riprodotta nelle Fiandre su commissione di Luigi XII, re di Francia. Ma qual è la trama dei fatti? Ancora l’autrice:

 
“La trama dei fatti è che questo arazzo è stato sicuramente elaborato in toto da Leonardo. Lui ha voluto soddisfare il desiderio immenso di un re – che pazzamente voleva addirittura spostare l’intero muro del Cenacolo di Milano in Francia – attuando un cartone per fare l’arazzo; lavora in grande segreto, e con molta probabilità si reca anche nelle Fiandre per supervisionare la tessitura, avendo enorme esperienza di telai e di tessitura e filatura”.
 
Immagini simboliche, messaggi cifrati, emblemi araldici che arricchiscono l’iconografia religiosa dell’Ultima Cena del Cristo, nell’apice espressivo in cui l’arte si fonde con il sacro. Qual è il messaggio dell’opera di Leonardo? Ascoltiamo il cardinale Raffaele Farina, bibliotecario di Santa Romana Chiesa, autore della prefazione al volume:

 
“Amore del bello e tutto ciò che è bello è vero porta a Dio. Per alcuni in una maniera più diretta, per altri con un’ascesa che fa parte del percorso dell’anima verso Dio”.







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