Pakistan: parlamentari musulmani contro la legge sulla blasfemia
“Provvedere all’abolizione della legge sulla blasfemia che continua a mietere vittime
in Pakistan”. E’ l’appello lanciato da parlamentari cristiani e musulmani nel corso
di una seduta dell’Assemblea Nazionale tenuta ieri ad Islamabad. Da diversi giorni
intanto il Pakistan Christian Congress (Pcc) ha chiamato a raccolta tutte le
organizzazioni cristiane per dar vita a una campagna nazionale volta alla “cancellazione
totale” della normativa, utilizzata dagli estremisti per colpire le minoranze religiose
del Paese. Alcuni ministri hanno poi denunciato gli abusi compiuti “dagli amministratori
e dalle forze di polizia e si sono detti contrari a “tutte le leggi, come queste,
introdotte dai dittatori”. Secondo il parlamentare cristiano Akram Masih Gill ad oggi
sono stati infatti registrati 994 fascicoli contro cristiani colpevoli di blasfemia,
il 90% dei quali sono risultati infondati. Il mese scorso anche Salman Taseer, governatore
del Punjab, la provincia con il più alto numero di denunce per blasfemia, aveva chiesto
l’abrogazione della legge per “proteggere le minoranze”. Nel frattempo le organizzazioni
cristiane hanno avviato numerose iniziative volte alla cancellazione della norma e
alla effettiva parità dei diritti fra i cittadini, come sancito dalla Costituzione.
Il Pakistan Christian Congress (Pcc) ha indetto per il 24 ottobre prossimo
una conferenza, da svolgersi nelle tre città più importanti del Paese a cui parteciperanno
le principali organizzazione cristiane. Il Pcc intende coinvolgere persone di ogni
estrazione sociale di tutte e quattro le province del Paese, inclusa la capitale Islamabad.
Per favorire un’adesione massiccia, l’evento si terrà in contemporanea a Karachi,
Lahore e Islamabad. (C.S.)