2009-10-08 15:32:23

Nuova denuncia della Chiesa boliviana: Messe usate per fini politici


La Chiesa boliviana, alle prese con tentativi politici ed elettorali volti a strumentalizzare la religione cattolica, i suoi riti e i suoi simboli, è dovuta intervenire ieri per la terza volta consecutiva, smentendo categoricamente di aver celebrato una Santa Messa per un partito politico. Il partito in questione è il “Convergencia Nazional” ed ha diffuso la notizia secondo cui mons. Tito Solari, arcivescovo della città di Cochabamba, avrebbe presieduto una celebrazione eucaristica per il gruppo politico esprimendo anche il suo sostegno al candidato presidenziale. La Segretaria della Conferenza episcopale ha precisato ieri che “mons. Tito Solari si trova fuori dal Paese dallo scorso mese per motivi di natura pastorale e dunque difficilmente avrebbe potuto prendere parte ad una simile celebrazione”. I vescovi hanno inviato al quotidiano “Cambio”, che aveva pubblicato la falsa notizia, una lettera chiedendo alla direzione di pubblicare una smentita immediata per ristabilire la verità e sanare il grave danno arrecato alla Chiesa e alle sue autorità. La lettera chiede ancora una volta che tutti s’impegnino in futuro ad evitare altre situazioni simili rispettando i criteri etici del buon giornalismo. Intanto, mons. Cristóbal Bialasik, vescovo di Oruro, analizzando il ripetersi di questi fenomeni ha osservato come “l’ importanza riservata alle campagne elettorali nel Paese non autorizza nessuno ad utilizzare la Chiesa e i suoi simboli né tantomeno a coinvolgerla in una realtà che non le appartiene né per missione né per ruolo”. Mons. Bialasik ha infine voluto insistere sul fatto che le campagne politiche si dovrebbero occupare di offrire progetti e programmi per realizzare meglio il bene comune dei boliviani, lasciando da parte la religione e la fede. Ad ogni modo, si legge su alcuni organi della stampa locale, questa specie di “corsa” alla strumentalizzazione della fede cattolica, difficilmente potrà dare qualche frutto non solo perché i vescovi l’hanno condannata e denunciata tempestivamente, ma anche perché appare troppo sospetto che coloro che in passato hanno attaccato la chiesa e i cattolici oggi tentino di trascinarla dalla propria parte. (A cura di Luis Badilla)







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