La “Scalabrini-Festa dei Frutti”, laboratorio di accoglienza e amicizia
Promuovere l’accoglienza tra persone di generazioni, culture e provenienze differenti
in Europa e nel mondo intero; prevenire le reazioni di rifiuto nei confronti di chi
è straniero, immigrato o rifugiato e spesso vittima di episodi gravi di violazione
dei diritti umani. Questi gli obiettivi della “Scalabrini Festa dei Frutti 2009” celebrata
nei giorni scorsi a Stoccarda, sul tema, “L’incontro con lo straniero: una via per
aprirci a Dio e al mondo?”. Un interrogativo che spinge ad andare alla radice del
rapporto con l’altro e con ogni persona. Giovani, adulti, famiglie con bambini, circa
300 le persone di 32 nazionalità diverse, che hanno preso parte all’evento, promosso
dal Centro di Spiritualità dei Missionari Scalabriniani in collaborazione con le Missionarie
Secolari Scalabriniane. “Nell’amore verso il prossimo da sempre la vera questione
è stata quella della vicinanza e della concretezza che disturba il nostro naturale
egocentrismo” ha affermato il principale relatore del Forum, il Prof. Jörg Splett,
filosofo della religione e antropologo tedesco, ribadendo che nessuna persona può
essere ridotta a mezzo per raggiungere uno scopo e che la sua dignità è inviolabile.
“Questa dignità - ha spiegato il professore - non deve venire mai meno, non dipende
dal colore della pelle o dal permesso di soggiorno, vale in tutte le fasi della vita.
Inoltre – ha affermato - “la chiamata personale di Dio fonda anche la stima per le
diversità: ogni persona ci offre un punto di vista insostituibile ed è essenziale
allo sviluppo della nostra stessa identità”. L’itinerario formativo delle Feste internazionali
mira - attraverso l’approfondimento della fede cristiana - a creare un laboratorio
di rapporti di accoglienza. In queste occasioni migranti, rifugiati e autoctoni possono
incontrarsi alla pari e insieme cercare le vie della comunione tra le diversità, prendendo
coscienza, come ha affermato padre Gabriele Bortolamai, direttore del Centro di Spiritualità
dei Missionari Scalabriniani, della comune appartenenza all’unica famiglia dell’umanità.
(C.S.)