Intervento di Mons. Robert SARAH, Arcivescovo emerito di Conakry (GUINEA)
S. E. R. Mons. Robert SARAH, Arcivescovo emerito di Conakry, Segretario della Congregazione
per l'Evangelizzazione dei Popoli (CITTÀ DEL VATICANO)
La “teoria del
genere” è un’ideologia sociologica piuttosto bizzarra (sociologizzante) occidentale
sui rapporti uomo-donna, che si oppone all’identità sponsale della persona umana,
alla complementarietà antropologica tra l’uomo e la donna, al matrimonio, alla maternità
e alla paternità, alla famiglia e alla procreazione. È contraria alla cultura africana
e alle verità sull’uomo alla luce della Rivelazione divina in Gesù Cristo.
L’ideologia
del genere separa il sesso biologico dall’identità maschile o femminile affermando
che essa non è intrinseca alla persona, ma è una costruzione sociale. Tale identità
può - e deve - essere demolita per consentire alla donna di accedere a un’eguaglianza
di potere sociale con l’uomo e al singolo di “scegliere” il proprio orientamento sessuale.
I rapporti uomo-donna sarebbero così governati da una lotta di potere.
In nome
di questa ideologia irrealistica e disincarnata, che nega il disegno di Dio, si afferma
che all’origine noi siamo indeterminati: è la società che forgia il genere maschile
e femminile a seconda delle scelte mutevoli dell’individuo. Essendo il diritto di
scelta il valore supremo di questa nuova etica, l’omosessualità diventa una scelta
culturalmente accettabile, e la possibilità di questa scelta viene in tal modo promossa.
La
nuova ideologia è dinamica e si impone al tempo stesso alle culture e alle politiche.
Esercita pressioni sul legislatore perché rediga leggi che favoriscano l’accesso universale
alle informazioni e ai servizi della contraccezione e dell’aborto (concetto di “salute
riproduttiva”), come pure l’omosessualità.
Nella cultura africana l’uomo non
è nulla senza la donna e la donna non è nulla senza l’uomo. L’una e l’altro non sono
nulla se il bambino non è al centro della famiglia costituita da un uomo e una donna
e cellula fondamentale della società. L’ideologia del genere destabilizza il senso
della vita coniugale e familiare che l’Africa ha custodito fino a oggi.
La
società ha bisogno di verità nei rapporti. Non ci possono essere pace, giustizia e
stabilità in una società senza famiglia, senza la collaborazione tra l’uomo e la donna,
senza padre e senza madre. In nome della non-discriminazione queste ideologie provocano
gravi ingiustizie e compromettono la pace.
L’Africa deve proteggersi dalla
contaminazione del cinismo intellettuale dell’Occidente. È nostra responsabilità pastorale
illuminare la coscienza degli africani riguardo ai pericoli di questa ideologia omicida.