India: milioni di senzatetto per le peggiori inondazioni del secolo
In India più di 2,5 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie
case per le forti piogge e le inondazioni che hanno colpito gli Stati del Karnataka
e dell'Andhra Pradesh. E’ l’allarme lanciato da Caritas India secondo cui il peggio
deve ancora arrivare: sono infatti previste nei prossimi giorni ulteriori piogge,
che minacciano di rompere gli argini dei fiumi e le dighe e di inondare vaste aree.
Nell'Andhra Pradesh più di 50 villaggi sono stati completamente sommersi o abbandonati,
il fiume Krishna è esondato, la città di Mantralayam è rimasta sotto l'acqua per più
di un giorno e quella di Kurnool resta del tutto inaccessibile, rendendo estremamente
difficili le operazioni di soccorso. “Non abbiamo mai sperimentato niente del genere”,
ha detto il responsabile Caritas per l'India del Sud, Ambrose Christy. Sono le peggiori
inondazioni in 100 anni e la situazione potrebbe peggiorare se le piogge aumentassero”.
“La Caritas - ha spiegato Christy - può fornire assistenza immediata agli sfollati
e al momento, l'obiettivo principale è rappresentato dal cibo, dai medicinali, dall'acqua
potabile, ma presto serviranno anche interventi più a lungo termine”. La Caritas,
secondo quanto riferisce l’agenzia AsiaNews, era preparata ai disastri in alcuni dei
villaggi interessati, per cui le squadre comunitarie sono riuscite efficacemente a
portare al sicuro le persone più vulnerabili, come gli anziani o gli handicappati.
I partner diocesani della Caritas a Kurnool hanno intanto aperto un campo di assistenza
in un convento per 300 persone, fornendo anche acqua, pacchi di cibo nei campi allestiti
dal Governo e progettano di allestire altri campi per gli sfollati. (C.S.)