Concerto a 70 anni dall'inizio della Seconda Guerra Mondiale, alla presenza del Papa
e del presidente Napolitano
Benedetto XVI e il presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano assisteranno
questa sera nell'Auditorium di Via della Conciliazione al concerto "Giovani contro
la Guerra". L’evento, che avrà inizio alle 18.30, si inserisce nelle celebrazioni
del 70.mo anniversario dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. L'orchestra tedesca
InterRegionales JugendsinfonieOrchester, diretta da Jochem Hochstenbach e Wolfgang
Gönnenwein, interpreterà musiche di Gustav Mahler e Félix Mendelssohn-Bartholdy. Parteciperanno
anche l’attore Klaus Maria Brandauer, come voce recitante, e il mezzosoprano Michelle
Breedt. Il concerto è stato promosso dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità
dei Cristiani e dalla Commissione della Santa Sede per i Rapporti Religiosi con l’Ebraismo,
coadiuvati dall’Ambasciata di Germania presso la Santa Sede e l’Europäisches KulturForum
di Mainau, mentre il Comitato Internazionale Ebraico per le Consultazioni Interreligiose
ha accordato il suo patrocinio. Sulla scelta delle musiche Philippa Hitchen
ha intervistato uno degli organizzatori, padre Oliver Lahl, segretario del
cardinale Walter Kasper, presidente del dicastero vaticano per l'ecumenismo: R.
– It’s Mendelssohn and Mahler, two jewish-born composers, … I brani scelti
sono di Mendelssohn e Mahler, due compositori di origine ebraica. Entrambi sono diventati
cristiani, Mahler cattolico e Mendelssohn protestante. E tutti e due hanno dovuto
fare i conti, nella loro vita, con l’antisemitismo e con l’odio razziale. Ecco perché
è importante suonare la loro musica, musica che era proibita durante il regime nazista.
D. – Come è composta l’orchestra?
R.
– The orchestra itself is significant, because the orchestra is composed … L’Orchestra
è interessante in sé, perché è composta da musicisti, tutti giovani, provenienti da
una quindicina di Paesi che sono stati coinvolti nella Seconda Guerra Mondiale. Tutti
i loro padri e nonni sono stati sui campi di battaglia e adesso loro fanno musica
insieme. Fanno le prove insieme, vivono insieme, mangiano insieme, ridono e scherzano
insieme e poi affrontano la musica in maniera molto seria. Credo che questo sia per
il mondo un segno importante.
D. – Perché è stata
scelta questa data per il concerto?
R. – It was placed
during the time of the African Synod … La data del concerto è stata intenzionalmente
stabilita nel corso del Sinodo per l’Africa per ricordare che molti conflitti e molte
guerre che si svolgono in Africa hanno la loro origine nella storia europea, nel colonialismo,
nell’istituzione di nuovi confini che non sono mai esistiti; le risorse dell’Africa
sono sfruttate da Europa, Stati Uniti e Cina. Ecco perché le conseguenze della Seconda
Guerra Mondiale riguardano da vicino l’Africa. Il concerto è un segno che vuole significare
la nostra presa di coscienza, il nostro desiderio di aiutare l’Africa, e ricordare
che anche noi, in Europa e nel mondo occidentale, abbiamo saputo superare i conflitti
attraverso il dialogo, l’amicizia, la fiducia. Ecco, tutte queste dimensioni sono
comprese nel concerto.