2009-10-05 15:03:45

Svolta in Grecia: maggioranza assoluta ai socialisti


Dopo sei anni di governo di centrodestra, in Grecia gli elettori hanno dato la maggioranza assoluta al leader socialista, Giorgio Papandreou, in cambio della promessa di far uscire il Paese dalla crisi senza nuovi sacrifici. Il premier, Costas Karamanlis, ha subito annunciato le dimissioni dalla presidenza del partito. E già oggi Papandreou si recherà dal presidente della Repubblica, Karolos Papoulias, per ricevere l'incarico di governo. Il servizio di Furio Morroni:RealAudioMP3

Vincendo con più del pronosticato 41%, il Pasok dovrebbe ottenere almeno 155 dei 300 seggi del Parlamento, un numero adeguato per governare senza problemi. Adesso, la sfida che attende George Papandreou è quella di mantenere le promesse fatte. Attuare un piano da tre miliardi di dollari per risanare l’economia senza nuove tasse per i lavoratori e la classe media, garantendo al tempo stesso salari e pensioni. Il leader socialista è sicuro di poter rilanciare i consumi e l’economia attraverso uno sviluppo verde, finanziato con la lotta all’evasione fiscale; una redistribuzione delle tasse, tese a colpire i grandi proprietari e una riduzione delle spese statali. Kostas Karamanlis, invece, dopo anni di governo in cui la Grecia è passata da una forte crescita alla recessione, stavolta non è riuscito a convincere della validità del suo programma, ed ha subito una disfatta.

 
Crisi: ancora rischi per l’economia mondiale
La ripresa è iniziata, ma sarà lenta e con alcune fragilità nell'occupazione e nel settore finanziario: il Fondo monetario internazionale (Fmi) e il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, concordano su un quadro che presenta ancora rischi per l'economia mondiale. Secondo Draghi, in alcune aree la recessione si è fermata, ma la disoccupazione cresce ovunque. L'Fmi chiede l'iniezione di altre risorse per poter assolvere al suo nuovo ruolo di 'vigilantè dell'economia. E la crisi colpisce anche manager e dirigenti: nei primi otto mesi dell'anno ai piani alti delle aziende hanno perso il posto in 13 mila.

Manifestazione di agricoltori a Bruxelles sulla questione latte
Contro la crisi del latte, gli agricoltori europei oggi saranno di nuovo a Bruxelles, con almeno 2.000 trattori, per manifestare la loro rabbia nel cuore decisionale dell'Ue. Nello stesso momento, i ministri europei dell'Agricoltura si incontreranno per concordare con la commissaria europea, Mariann Fischer Boel, un piano di intervento sul fronte del latte.

È morto il giuslavorista Gino Giugni, ex ministro italiano del Lavoro
È morto l'ex ministro del Lavoro Gino Giugni, aveva 82 anni. Professore di diritto del lavoro all'Università di Roma, è stato presidente del Psi ed è considerato il padre dello "Statuto dei diritti dei lavoratori" del 1970. Dottore honoris causa alle Università di Buenos Aires e di Nanterre, ha insegnato a Parigi e Los Angeles, ed è stato presidente dell'Accademia europea di diritto del lavoro. Negli Anni Ottanta, ha presieduto le Commissioni ministeriali per la riforma delle liquidazioni e sul costo del lavoro e nel marzo del 1983 è stato gambizzato a Roma dalle Brigate Rosse. Eletto senatore nelle politiche del 1983, Giugni è diventato presidente della Commissione lavoro di Palazzo Madama. Dall'aprile ‘93 al maggio ‘94, ricoprì la carica di ministro del Lavoro e della sicurezza sociale del governo Ciampi. Negli ultimi anni è stato presidente della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.

Italia, Tribunale di Milano condanna la Fininvest a pagare 750 milioni di euro alla Cir
Secondo il Tribunale di Milano, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è "corresponsabile della vicenda corruttiva" alla base della sentenza con cui la Mondadori fu assegnata a Fininvest, nella cosiddetta vicenda denominata Lodo Mondadori. Lo scrive il giudice Raimondo Mesiano nelle 140 pagine di motivazioni con cui la corte civile condanna la holding della famiglia Berlusconi al pagamento di 750 milioni di euro a favore della Cir di Carlo De Benedetti. Sentenza contro la quale la Fininvest presenterà ricorso. La "corresponsabilità" di Silvio Berlusconi, scrive il giudice Mesiano, comporta “come logica conseguenza” la “responsabilità della stessa Fininvest”, questo “per il principio della responsabilità civile delle società di capitali per il fatto illecito del loro legale rappresentante o amministratore, commesso nell'attività gestoria della società medesima”. Nella vicenda nota come "Lodo Mondadori", di cui sono protagonisti gli imprenditori Silvio Berlusconi e Carlo De Benedetti e che vede al centro di tutto l’acquisizione delle azioni della Mondadori, ad un certo momento ci si affida ad un arbitrato che stabilisce che le azioni devono tornare alla Cir, ma poi interviene una sentenza che ribalta il verdetto a favore di Berlusconi. La “vicenda corruttiva” di cui parla il tribunale sarebbe proprio alla base della sentenza con cui le azioni della Mondadori venivano riconsegnate in mano alla Fininvest di Berlusconi.

Iniziato riconteggio voti sospetti in Afghanistan
La Commissione elettorale indipendente afghana (Ecc) ha iniziato oggi l'esame dei risultati che si sospetta siano irregolari di oltre tremila seggi. I risultati preliminari hanno assegnato al presidente uscente, Hamid Karzai, il 54,6% dei consensi, ma l'eventuale annullamento dei voti potrebbe costringerlo al ballottaggio con il principale sfidante, l'ex ministro degli Esteri, Abdullah Abdullah. La procedura di verifica prevede l'esame del 10% delle schede di ogni seggio ove si sospetta vi siano state frodi e brogli. Intanto, la Nato ha annunciato la morte di due soldati della coalizione: un americano è deceduto per le ferite riportate ieri in combattimento, mentre un altro ha perso la vita oggi nel sud per l'esplosione di un ordigno artigianale (Ied). Il comunicato dell'Isaf non precisa la nazionalità della seconda vittima. Secondo sito icasualties.org, il bilancio dei soldati stranieri morti in Afghanistan dall'inizio dell'anno sale a 398, tra cui 239 statunitensi.

In Iran cambio ai vertici dei Guardiani della rivoluzione
La Guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei, ha compiuto un rimaneggiamento ai vertici del corpo d'elite dei Guardiani della rivoluzione. Lo riferiscono media ufficiali senza precisare i motivi delle nomine decise da Khamenei il quale, essendone comandante in capo, in base alla Costituzione nomina i comandanti di tutte le Forze armate e della polizia. Khamenei in particolare ha sostituito il capo della controversa milizia islamica Basiji, Hossein Taeb, con il generale di brigata, Mohammad Reza Naghdi, un veterano di questa formazione che ha avuto un ruolo essenziale nella repressione delle manifestazioni di protesta contro la rielezione del presidente Ahmadinejad nelle consultazioni dello scorso giugno.

Stato di allerta a Gerusalemme
La polizia israeliana ha elevato lo stato di allerta a Gerusalemme, nel timore che nuovi incidenti si verifichino oggi nella Città Vecchia dove decine di migliaia di fedeli ebrei stanno affluendo per partecipare alle celebrazioni del Sukkot (la festa dei Tabernacoli). Ingenti reparti di polizia sono stati dislocati in prossimità della Spianata delle Moschee. Per ragioni di sicurezza, l'accesso al luogo di culto è stato severamente limitato: vi possono entrare oggi solo musulmani di età superiore ai 50 anni e in possesso di documenti israeliani, e le fedeli islamiche. Scontri fra fedeli musulmani e reparti di polizia sono avvenuti alla fine di settembre (nella imminenza del digiuno ebraico del Kippur) e anche ieri.

Incendi in California: evacuata cittadina di 4500 abitanti
I 4.500 abitanti della cittadina californiana di Wrightwood sono stati evacuati per l'avvicinarsi delle fiamme di un incendio che ha già distrutto 1.500 ettari della Foresta di San Bernardino. Wrightwood, che ha circa 2.000 abitazioni, è situata in mezzo alla foresta ed è esposta al pericolo degli incendi. Un migliaio di Vigili del fuoco stanno lottando per arginare le fiamme. Il governatore della California, Arnold Schwarzenegger, ha dichiarato lo stato d'emergenza per la contea di San Bernardino. Wrightwood si trova circa 75 chilometri a est di Los Angeles.

Treno deraglia in Thailandia: almeno 7 morti
Almeno sette persone sono morte e altre decine sono rimaste ferite per un incidente ferroviario avvenuto questa mattina nel centro della Thailandia. L'espresso che collega Bangkok alla provincia di Trang, nel sud del Paese, è deragliato 13 chilometri a sud della città balneare di Hua Hin per ragioni ancora non chiare. Tutte le linee ferroviarie verso il sud della Thailandia sono state interrotte. (Panoramica internazioanle a cura di Fausta Speranza)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 278

 
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