I vescovi della Svizzera hanno concluso una visita ai confratelli del Togo nella loro
residenza di Lomé-Hédzranawoe. Un esame dei rispettivi Paesi e la condivisione delle
rispettive esperienze pastorali hanno costituito il cardine di questa visita, che
è durata 9 giorni ed è stata memorabile perché è la prima volta che una Conferenza
episcopale fa visita ad un’altra Conferenza dell’Africa occidentale. La delegazione
svizzera era guidata da mons. Joseph Roduit, Padre- Abate di St-maurice d’Agaune.
Il Padre- Abate Roduit, in forza di tale titolo, fa parte della Conferenza dei Vescovi
Svizzeri (CES) dove è Presidente della commissione Missioni. L’Abbazia territoriale
di St-Maurice ha lo statuto giuridico di una diocesi. Essa è tra i più antichi monasteri
dell’occidente essendo stata fondata nel 515. Gli incontri tra i vescovi svizzeri
e quelli togolesi sono stati moderati da mons. Ambroise Djoliba, vescovo di Sokodé
e Presidente della Conferenza episcopale togolese. Ognuno dei prelati svizzeri ha
fatto visita ad una delle sette diocesi del Togo (Sokodé, Lomé, Kpalimé, Dapaong,
Atakpamé, Aneho e Kara) accompagnato dal rispettivo vescovo. La visita ha permesso
anche uno scambio di vedute con la locale Fraternità dei preti diocesani , con la
Conferenza dei Superiori Maggiori e con il Consiglio delle Superiori Maggiori. Componevano
la delegazione svizzera, oltre a mons. Roduit, i vescovi di Lugano e di Saint-Gall,
gli ausiliari di Losanna Ginevra Friburgo, di Coira e di Basilea, nonché il segretario
e il portavoce della CES e, infine, il Direttore nazionale delle Pontificie Opere
Missionarie. (A.M.)