2009-10-04 14:28:01

Usa: Giornata del rispetto della vita. Il cardinale Rigali: riforma sanitaria ripetti i più vulnerabili


Una società giusta deve assicurare un’assistenza sanitaria soprattutto ai più vulnerabili: i bambini non nati, i poveri, gli anziani e gli immigrati. È quanto scrive il cardianle Justin Rigali, presidente del Segretariato delle attività pro-vita della Conferenza episcopale degli Stati Uniti (USCCB), nel messaggio per la Giornata del Rispetto della Vita (“Respect Life Sunday”), in programma questa domenica. Nel documento - riferisce l’agenzia Cns - l’arcivescovo di Philadelphia torna a parlare della riforma sanitaria dell’Amministrazione Obama per ribadire le perplessità dei vescovi su alcuni punti poco chiari del progetto, in particolare, sui finanziamenti pubblici all’aborto, il mantenimento della la libertà di coscienza e la tutela sanitaria degli anziani e degli immigrati. Nonostante il 67 per cento degli americani si dichiari contrario a finanziare l’aborto con fondi federali, rileva il messaggio, “tutte le attuali proposte all’esame del Congresso vogliono permettere o rendere obbligatorio il finanziamento dell’aborto”. Per altro verso, in esse non si parla della copertura sanitaria per gli immigrati illegali o poveri. Il cardinale Rigali critica inoltre l’ipotesi, avanzata da alcuni, di finanziare la riforma riducendo il livello di assistenza agli anziani o fissando i livelli di trattamento in base alla qualità di vita del paziente. “Non dovrebbe sorprendere - osserva il porporato - che l’abbandono o anche la morte di alcune persone siano presentate come una soluzione ai crescenti costi della sanità. I fautori del controllo demografico da tempo propongono l’aborto nei Paesi in via di sviluppo come un mezzo scriteriato per combattere la povertà”. “La morte non è la soluzione ai problemi della vita”, sottolinea quindi con forza il messaggio. “Solo chi non vede la realtà trascendente e il significato della vita umana può accettare l’uccisione di esseri umani per ridurre problemi economici, sociali e ambientali. L’antidoto a tale miopia - conclude il documento - è rivalutare la sacralità e la dignità di ogni essere umano”. Nato nel 1972, il Programma per il Rispetto della Vita mira a portare gli insegnamenti della Chiesa cattolica concernenti il valore e la dignità umana a un pubblico più vasto. Il Programma unisce all’attività educativa, la preghiera e il servizio. Per l’edizione 2009, i vescovi hanno scelto il tema “Ogni bambino ci porta il sorriso di Dio”, tratto dall’omelia tenuta da Papa Benedetto XVI il 7 gennaio 2007 in occasione della ricorrenza del Battesimo del Signore. (L.Z.)







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