Visita ad Limina Apostolorum. Dal Discorso del Santo Padre Benedetto XVI ai Vescovi
del Ciad
Dialogo sincero e rispetto reciproco sono fondamentali per stabilire buone relazioni
tra cristiani e musulmani. Lo ha ribadito oggi il Papa nell’Udienza ai Vescovi del
Ciad 23 Settembre 2006
Benedetto XVI è tornato stamane a parlare di
rapporti tra cristiani e musulmani, ricevendo in udienza i vescovi del Ciad, in visita
ad Limina Apostolorum, incoraggiando il “dialogo sincero” ed il “rispetto reciproco”,
sostenuti dalla “mutua conoscenza”.
Sono “generalmente buone” in Ciad le relazioni
tra cristiani e musulmani, grazie in particolare alla ricerca di una migliore conoscenza
mutua”, si è rallegrato Benedetto XVI incoraggiando i presuli “a proseguire le collaborazioni
in un spirito di dialogo sincero e di rispetto reciproco al fine di aiutare ciascuno
a condurre una vita conforme alla dignità ricevuta da Dio, con la preoccupazione di
un’autentica solidarietà e d’uno sviluppo armonico della società”. Da parte sua, il
presidente della conferenza episcopale del Ciad, mons. Bouchard ha segnalato il progressivo
avanzare dell’Islam nel Paese, nei settori dell’amministrazione, del commercio della
politica, e la costruzione di numerose moschee anche in villaggi dove non ci sono
musulmani, e le pressioni alla conversione all’Islam esercitate sui capi dei villaggi
e sui giovani. I presuli hanno anche lamentato il pericolo costante della guerra nel
loro Paese.
Consolidare “la fraternità tra le diverse comunità che compongono
la Nazione - ha detto loro Benedetto XVI – è un obiettivo che esige l’impegno di tutti
al fine di mettere il Paese al riparo da contrapposizioni che non possono che generare
nuove violenze:
LA RECONNAISSANCE DE LA DIGNITE DE CHACUN, DE L’IDENTITE…
“Il
riconoscimento della dignità di ciascuno, dell’identità di ogni gruppo umano e religioso,
e della loro libertà a praticare la propria fede, fa parte dei valori comuni della
pace e della giustizia che devono essere promossi da tutti e per i quali i responsabili
della società hanno un ruolo importante da giocare”.
Riguardo le priorità della
Chiesa in Ciad, il Santo Padre, ha raccomandato “la partecipazione regolare dei fedeli
ai Sacramenti, in particolare all’Eucarestia”; “una solida formazione religiosa, fondata
su forti convinzioni spirituali”, che permetta di testimoniare i valori cristiani
nella società; il “discernimento delle vocazioni” nei Seminari; “l’urgenza di proclamare
la verità integrale sul matrimonio e la famiglia”, che “suppone un amore indissolubile
e fedele degli sposi”; infine “l’azione caritativa” “a servizio dello sviluppo dell’educazione,
della salute, e anche dell’accoglienza dei rifugiati”, e “verso le persone nel bisogno,
senza alcuna distinzione d’origine”. (Roberta Gisotti)