Preparativi per il Sinodo per il Medio Oriente: si riflette sull'unità nella pluralità
Nei giorni 21-22 settembre si è riunito per la prima volta il Consiglio presinodale
per l’Assemblea speciale per il Medio Oriente della segreteria generale del Sinodo
dei Vescovi. All’appuntamento hanno partecipato i cardinali Nasrallah Pierre Sfeir,
patriarca d’Antiochia dei Maroniti; Emmanuel III Delly, patriarca di Babilonia dei
Caldei; Ivan Dias, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli;
Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei
Cristiani; Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso;
Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali; e poi il patriarca
di Alessandria dei Copti Antonios Naguib; il patriarca di Antiochia dei Greci Melkiti
Gregorios III Laham; il patriarca di Cilicia degli Armeni Nerses Bedros XIX Tarmouni;
il patriarca di Gerusalemme dei Latini Fouad Twal; mons. Ramzi Garmou, arcivescovo
di Teheran dei Caldei, presidente della Conferenza Episcopale d’Iran; mons. Luigi
Padovese, vicario apostolico dell’Anatolia e presidente della Conferenza Episcopale
di Turchia. Il patriarca di Antiochia dei Siri, Ignace Youssif III Younan, ha incaricato
di prendere parte alla riunione mons. Jules Mikhael Al-Jamil, arcivescovo di Takrit
dei Siri, procuratore e visitatore apostolico per l’Europa Occidentale.
L’ordine
del giorno prevedeva comunicazioni riguardanti la situazione ecclesiale nel contesto
socio-politico delle Regioni mediorientali, in vista della preparazione dei Lineamenta
per la stessa Assemblea, che si volgerà dal 10 al 24 ottobre 2010 sul tema: «La Chiesa
Cattolica nel Medio Oriente: Comunione e testimonianza. "La moltitudine di coloro
che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un'anima sola" (At 4, 32)». Benedetto
XVI ha voluto personalmente annunciare la convocazione e il tema dell’Assemblea speciale
nell’incontro a Castel Gandolfo con i patriarchi ed arcivescovi maggiori delle Chiese
Orientali Cattoliche sui iuris. Accogliendo l'invito del Santo Padre, la Chiesa Cattolica
nel Medio Oriente, in questo particolare momento della sua storia, ritiene provvidenziale
riflettere sul significato della comunione da vivere e della testimonianza da offrire
negli ambienti in cui i cristiani vivono. Una particolare attenzione è stata rivolta
al mondo ebraico e musulmano, in riferimento agli ampi spazi di collaborazione nel
comune servizio all’uomo e nella promozione del bene comune. I membri del Consiglio,
nelle discussioni comuni come anche nei lavori di gruppo hanno concentrato il proprio
lavoro sulla stesura del documento preparatorio, i Lineamenta, che servirà come guida
della riflessione delle Chiese particolari in vista di una buona preparazione al Sinodo
stesso.
Seguendo il tema stabilito per i lavori sinodali, i partecipanti hanno
sottolineato la necessità di riflettere sull’unità nella pluralità delle Chiese Orientali
Cattoliche sui iuris e della Chiesa di rito latino, sull’esigenza di vivere una profonda
comunione, frutto dell’azione dello Spirito Santo. Prima di essere membri di comunità
diverse, infatti – è stato precisato - tutti sono cristiani ed è questo il primo titolo
che li qualifica dinanzi al mondo. Proprio perché questa pluralità è una ricchezza,
appare importante cercare una maggiore conoscenza reciproca mediante forme aggiornate
di interscambio e di collaborazione, come uso comune dei media, momenti comuni di
preghiera, incontri, educazione, opere di carità. Lo scopo della futura Assemblea
sinodale per il Medio Oriente è quello di risvegliare nei cristiani, sia in quelli
che vivono nella Regione, sia in quelli che se ne sono allontanati per varie ragioni,
la consapevolezza della loro inconfondibile identità, rafforzare i vincoli della comunione
ecclesiale ed offrire un rinnovato servizio all’intera società, nello spirito del
Vangelo. Sulla traccia di queste riflessioni il Consiglio ha redatto uno schema generale,
che fornirà il quadro di riferimento per la stesura finale dei Lineamenta.