I vescovi del Nord Africa illustrano le sfide della Chiesa del Maghreb da presentare
al Sinodo
Sono 4 le sfide principali che i vescovi nordafricani vogliono condividere al Sinodo
per l’Africa che si svolgerà a Roma dal 4 al 25 ottobre. A descriverle è il sito della
Chiesa cattolica in Algeria (www.ada.asso.dz) in un documento che spiega cos’è la
seconda Assemblea sinodale dei vescovi per l’Africa che avrà come temi la riconciliazione,
la giustizia e la pace. I presuli del Maghreb parleranno delle relazioni con l’islam
e della convivenza di cristiani e musulmani, delle migliaia di studenti subsahariani
che scelgono i paesi maghrebini per studiare, del passaggio dei numerosi migranti
che vogliono raggiungere l’Europa e che necessitano di aiuti ed infine della realtà
multiculturale e multireligiosa in cui opera la Chiesa del Maghreb. “Il Sinodo vuole
fare di noi i servitori di un mondo di riconciliazione, di giustizia e di pace” scrive
mons. Claude Rault, vescovo di Laghouat-Ghardaia, delegato della Conferenza Episcopale
Regionale dell’Africa del Nord (CERNA) per il Sinodo, che sottolinea l’importanza
dei temi del Sinodo da affrontare non da strateghi sociopolitici, ma come discepoli
di Cristo coscienti della loro vocazione al servizio ad essere sale della terra e
luce del mondo. A rappresentare i vescovi della CERNA al Sinodo saranno 4 vescovi:
mons. Vincent Landel, arcivescovo di Rabat e presidente della Cerna, mons. Giovanni
Martinelli, vescovo di Tripoli, mons. Maroun Laham, vescovo di Tunisi, e mons. Rault.
(T.C.)