Zimbabwe: lotta al sottosviluppo priorità del nuovo arcivescovo di Bulawayo
La lotta alla povertà e al sottosviluppo. Saranno queste le priorità pastorali del
missionario verbita Alex Kalinyanil, nominato dal Santo Padre nuovo arcivescovo di
Bulawayo, in Zimbabwe. Intervistato dall’agenzia Cns il sacerdote, che succede a mons.
Pius Ncube dimessosi prematuramente nel settembre 2007, ha precisato che non cercherà
di riempire il vuoto lasciato dal predecessore, aperto oppositore del regime di Robert
Mugabe, quanto piuttosto di concentrare la sua attenzione sui problemi vitali della
popolazione locale. “La mia priorità è la gente che qui ha bisogno di aiuti materiali
e spirituali”, ha detto. Nato in India 49 anni fa e attuale Superiore regionale della
Società del Verbo Divino nello Zimbabwe, padre Kalinyanil lavora nel Paese sudafricano
da vent’anni, molti dei quali passati nelle aree rurali di Bulawayo, che è la seconda
città dello Zimbabwe. Tra le principali sfide che dovrà affrontare - ha spiegato l’arcivescovo
designato - vi sono “la povertà, il sottosviluppo, la disoccupazione – che qui raggiunge
il 90% della popolazione - e l’Aids”. A suo giudizio i recenti sviluppi politici nel
Paese fanno intravedere qualche segnale di speranza per il futuro: dalla costituzione
del governo di unità nazionale lo scorso febbraio, dice, “ci sono stati progressi:
gli aiuti umanitari stanno arrivando e la gente è tornata a sperare in un cambiamenti
positivo della loro vita”. Restano le “profonde ferite” lasciate dalle violenze di
questi anni e da quelle seguite alle elezioni presidenziali del 2008. Ferite a cui
la Chiesa locale sta cercando di porre rimedio con un vasto programma di riconciliazione
nazionale, come ha riferito padre Joseph Buchena Nkatazo, coordinatore della Commissione
diocesana della giustizia e della pace. Tra le iniziative in questo ambito – ha detto
il sacerdote – la Commissione ha promosso una serie di incontri tra le vittime e gli
autori delle violenze. (L.Z.)