Sudan: digiuno e preghiera per la pace nello Stato di Equatoria Occidentale
Migliaia di cattolici e di non-cattolici hanno partecipato domenica ad una lunga marcia
penitenziale a piedi di 20 chilometri. La marcia - riferisce l'agenzia Fides - si
è svolta tra Tombura e Yambio, il capoluogo dello stato di Equatoria Occidentale.
Con essa si è concluso un triduo di digiuno e di preghiere per ottenere la pace e
la tranquillità in questo Stato del Sudan meridionale dove imperversano i guerriglieri
e i terroristi ugandesi dell’Esercito di Resistenza del Signore (LRA). Mons. Edward
Hiiboro Kussala, il vescovo quarantacinquenne della diocesi di Tombura-Yambio, ha
riferito alle radio locali che l’iniziativa è ben riuscita. “Le Chiese – ha detto
mons. Kussala – hanno preso questa iniziativa perché la situazione rischia di diventare
incontrollabile per gli attacchi dell’LRA nell’Ovest di Equatoria. Le popolazioni
– ha aggiunto il vescovo – sono tristi e arrabbiate. Sono piene di paura e nessuno
vuol rientrare a casa”. Mons. Kussala ha ricordato che è compito delle persone religiose
di sostenere moralmente, di incoraggiare e rassicurare la popolazione invitandola
“a rivolgersi a Dio e ad amarlo”. Suor Giovanna Calabria, superiora delle suore comboniane
a Nzara, riferendosi alla marcia ha detto che è stata una esperienza molto commovente
il vedere tutte quelle persone, con indosso panni vecchi e sporchi in segno di penitenza,
chiedere il perdono e la pace. Alla marcia penitenziale ha preso parte anche il governatore
di Equatoria Occidentale, Jemma Nunu Kumba, che si è impegnato a sollecitate maggiore
attenzione del parlamento locale alle violenze in corso. (A.M.)