Madagascar: invito al dialogo della Comunità di Sviluppo dell'Africa Australe e della
Chiesa
La Comunità di Sviluppo dell’Africa Australe (SADC) ha lanciato un appello ai leader
politici del Madagascar a “impegnarsi in una soluzione negoziata della crisi” nata
dalle dimissioni del Presidente Marc Ravolamanana, e dalla costituzione di un’Alta
Autorità di Transizione, guidata da Andry Rajoelina, il principale oppositore del
Presidente dimissionario. La decisione della SADC di appoggiare una soluzione negoziata
alla crisi che divide l’isola è stata presa nel corso del summit straordinario della
SADC sul Madagascar che si è tenuto ieri a Johannesburg, in Sudafrica. L’organizzazione,
che riunisce 15 Paesi dell’Africa Australe, ha incaricato l’ex presidente del Mozambico,
Joaquim Chissano, di mediare tra le parti malgasce. “La SADC ha preso atto che l’unica
via per risolvere la crisi è quella del dialogo” dice all’agenzia Fides una fonte
della Chiesa locale. “La Chiesa continua ad invocare il dialogo tra le parti e invita
i fedeli a pregare per l’uscita pacifica dalla crisi politica”. “Purtroppo vi sono
alcune frange che cercano di seminare la paura con una serie di attentati negli ultimi
10-15 giorni, condotti con bombe rudimentali. Finora non vi sono state vittime, solo
qualche danno materiale, ma questi episodi non contribuiscono a rasserenare gli animi.
Un ulteriore motivo di tensione deriva dai festeggiamenti della Festa nazionale del
26 giugno. Ravalomanana ha annunciato di volere effettuare una parata alternativa
a quella ufficiale presieduta da Rajoelina. Il dialogo avanza ma a fatica” conclude
la fonte di Fides. (R.P.)