L’impegno della Chiesa del Niger per la promozione del dialogo cristiano-islamico
La promozione del dialogo interreligioso ha uno spazio prioritario nella piccola Chiesa
del Niger, Paese a netta maggioranza musulmana. Da diversi anni la Commissione interdiocesana
incaricata dei rapporti cristiano-islamici organizza a questo scopo sessioni di formazione
e in particolare di introduzione alla conoscenza dell’Islam. I corsi – riferisce l’agenzia
cattolica congolese Dia - sono rivolti principalmente ad agenti pastorali, sacerdoti,
religiosi e religiose, affinché a loro volta possano incoraggiare le comunità cristiane
al dialogo e all’incontro con i musulmani. L’iniziativa è il frutto di un’idea nata
una decina di anni fa quando la Commissione maturò la convinzione della necessità
di sensibilizzare i fedeli, in particolare i catechisti e i giovani, sull’importanza
di buone relazioni islamo-cristiane nel Paese. Nel 2002 la Commissione ha pubblicato
un primo opuscolo intitolato “Guida per un cristiano in un contesto musulmano” e articolato
in 16 tematiche per mostrare le differenze e i punti in comune tra cristianesimo e
Islam. Obiettivo della guida era di aiutare soprattutto i catechisti ad insegnare
il messaggio cristiano nel contesto musulmano in cui sono immersi i catecumeni e i
giovani cristiani nel Niger. Alla pubblicazione è seguita quella di una serie di schede
intitolate “Conoscersi e rispettarsi” che illustrano le difficoltà e le condizioni
pratiche per un dialogo fruttuoso. Altre schede sotto forma di libro intitolato “L’imprescindibile
incontro tra cristiani e musulmani” sono uscite nel 2006. Da allora la Commissione
interdiocesana ha organizzato anche diversi corsi misti di formazione al dialogo per
cristiani e musulmani, tenuti da esponenti religiosi ed esperti delle due religioni.
L’iniziativa ha incontrato un grande successo e altri corsi sono in programma nel
prossimo futuro. Il Niger è uno dei Paesi africani con la maggiore presenza di musulmani.
Dei suoi 13 milioni e mezzo di abitanti il 90,7% sono di religione islamica, l’8,7%
seguaci delle religioni tradizionali africane e lo 0,6% cristiani (dati dell’”Aiuto
alla Chiesa che Soffre”). I cattolici sono 19mila pari allo 0,4 per cento della popolazione.
La Chiesa è attivamente impegnata nel campo sanitario, dell’educazione e della promozione
umana. (L.Z.)