Giornata Mondiale della non violenza: oltre 90 Paesi "si mettono in marcia"
Sei continenti, 90 Paesi, 160mila km: è il lungo percorso della "Marcia per la pace
e la nonviolenza", al via oggi, Giornata internazionale della nonviolenza e anniversario
della nascita del Mahatma Gandhi. L’idea è nata il 15 novembre 2008 nei Parchi di
studio e riflessione svoltasi a Punta de Vacas, in Argentina e ha ricevuto moltissime
adesioni di personalità politiche, religiose, sportive e dello spettacolo, dal Dalai
Lama a Yoko Ono. La marcia è partita oggi da Wellington, in Nuova Zelanda, e si concluderà
il 2 gennaio 2010 a Punta de Vacas. I partecipanti portano una “fiaccola dell'abolizione
nucleare”, accesa dalla fiamma di Hiroshima, che arde sul luogo dell'esplosione atomica.
Anche l’Italia marcia col resto del mondo: diverse città renderanno omaggio all’iniziativa
con concerti e manifestazioni. “Un problema globale richiede una risposta globale”,
ha spiegato Giorgio Schultze, portavoce europeo della manifestazione, che ha aggiunto:
“Con il 10 per cento di quanto si spende ogni anno nel mondo in armamenti si potrebbe
risolvere il problema della fame nel mondo e con il restante 90 per cento migliorare
la vita della gente investendo in salute, educazione, lavoro”. Tra le finalità dell’iniziativa,
infatti, il disarmo nucleare a livello mondiale e il ritiro delle truppe d’invasione
dai territori occupati. “L’appello alla nonviolenza – ha spiegato tuttavia il segretario
dell’Onu Ban Ki-moon nel messaggio scritto per l’occasione – non si riferisce soltanto
all’uso di armi letali”, ma anche alla “spaventosa violenza inflitta alle donne” e
all’“assalto umano al nostro pianeta”, ossia alla questione ambientalista. (S.G.)