Cresce il numero delle vittime dello tsunami che ha investito Tonga e Samoa. Morti
anche in Sicilia per il maltempo
Potrebbero essere 200 le vittime dello tsunami che martedì scorso ha investito le
isole di Tonga e Samoa. Sono, infatti, ridotte al lumicino le speranze di trovare
superstiti. Migliaia gli sfollati radunati in accampamenti di fortuna. Nella notte
è tornata la paura per tre scosse - la più forte di 6.3 gradi sulla scala Richter
- rilevate al largo dell’Oceano Pacifico.
Tifone Ketsana-Parma Drammatico
il bilancio anche del passaggio del tifone Ketsana che ha investito lo scorso fine
settimana Filippine, Vietnam e Cambogia. Sono almeno 400 le vittime accertate. E proprio
sulle Filippine sta per giungere il ciclone Parma. Secondo le Nazioni Unite, sarebbero
due milioni le persone in pericolo.
Italia-maltempo Stato d’emergenza
in Sicilia, decretato dal Consiglio dei Ministri, dopo i violenti nubifragi che hanno
investito la città di Messina ma anche i comuni tra Giampilieri, Scaletta Zanclea
e Santo Stefano Briga. Sono 14 le vittime accertate almeno 10 i dispersi e circa 40
i feriti. Si scava ininterrottamente nelle macerie alla ricerca di sopravvissuti travolti
dal fango o dai crolli dei palazzi. Decine di persone sono salite sui tetti per mettersi
in salvo. Le frane hanno interrotto l'autostrada A18 Messina-Catania, la strada statale
114 e il tratto ferroviario all'altezza di Giampilieri-Scaletta. Il presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso il suo cordoglio per le vittime.
Italia-scudo
fiscale In un clima di tensione, la Camera ha dato il via libero definitivo
al decreto anticrisi che comprende le contestate norme sullo scudo fiscale per il
rientro dei capitali all’estero dietro il pagamento di un’aliquota fissa. Il "sì"
è arrivato con soli 20 voti di scarto, numerose le assenze tra i banchi della maggioranza.
L’ultimo passaggio è ora la firma del presidente della Repubblica, Napolitano.
Irlanda-referendum Seggi
aperti in Irlanda, dove si vota per il secondo referendum sul Trattato di Lisbona.
Una consultazione che segue quella dello scorso anno, quando gli irlandesi bocciarono
la Carta. Secondo gli ultimi sondaggi, sarebbe certa la vittoria del "sì" e in questa
direzione si è concentrato, nelle scorse settimane, l’impegno del primo ministro,
Brian Cowen. A preoccupare gli irlandesi sono gli eventuali cambiamenti in campo fiscale,
dal momento che Dublino vanta il più alto minimo salariale e le imposte societarie
tra le più basse d'Europa.
Medio Oriente-Shalit Sembra più vicina
la liberazione del caporale israeliano, Ghilad Shalit, rapito tre anni fa da Hamas.
Israele ha rilasciato oggi 19 donne palestinesi detenute nelle proprie carceri sulla
base di un accordo, frutto della mediazione di Egitto e Germania, con il movimento
palestinese che, a sua volta, ha consegnato un filmato nel quale viene mostrato Shalit.
Secondo la tv israeliana, il giovane è in buone condizioni e sarebbe “lucido”.
Birmania-Aung
San Suu Kyi In Birmania, è stato respinto il ricorso dei legali della leader
dell’opposizione, Aung San Suu Kyi, condannata a 18 mesi di arresti domiciliari per
aver ospitato un pacifista americano. La sentenza, secondo i legali del Premio Nobel
per la pace, sarebbe illegale dal momento che è basata su una legislazione non più
vigente. Già pronto l’appello alla Corte suprema.
India-violenza Un
gruppo di guerriglieri maoisti ha attaccato un villaggio nel distretto di Khagaria,
in India, uccidendo 16 persone tra cui 5 bambini. La strage è scaturita da un litigio
sulla proprietà di alcuni terreni agricoli. Già 4 mesi fa, un gruppo di abitanti del
villaggio aveva denunciato pressioni da parte dei maoisti che intimavano di lasciare
la zona.
Pakistan-leader talebano Solo oggi è stato resa nota la
morte di un leader militante islamico uzbeko, Tahir Yuldashev, affilliato ad Al Qaeda
e ucciso in Pakistan il 27 agosto scorso, durante l’attacco di un drone americano.
Yuldashev era fuggito in Afganistan ed aveva combattuto con i talebani durante la
guerra civile.
Yemen-Usa Ribelli sciiti hanno abbattuto oggi nello
Yemen un Mig delle forze armate locali che da tempo sono impegnate in un’offensiva
contro le postazioni degli insorti nella regione di Saada.
Olimpiadi-Cio Solo
nel tardo pomeriggio di oggi si conoscerà il nome della città che ospiterà le Olimpiadi
del 2016. A Copenaghen, dove il Comitato olimpico internazionale (Cio) è riunito,
è tutto pronto per l’annuncio. Chicago, Rio de Janeiro, Madrid e Tokyo sono le 4 città
candidate. Nella capitale danese, per sostenere la metropoli americana, è giunto anche
il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Ma sono presenti pure il suo omologo
brasiliano, Lula, il re di Spagna, Juan Carlos, e il premier giapponese, Hatoyama.(Panoramica
internazionale a cura di Benedetta Capelli e Gaia Ciampi)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 275 E'
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