Approvato in Togo il Piano nazionale per le comunicazioni sociali della Chiesa
“La Comunicazione deve essere una dimensione essenziale di tutte le attività della
Chiesa e l’Evangelizzazione attraverso i media deve essere una priorità della Chiesa-Famiglia
di Dio in Togo” ha affermato mons. Denis Amuzu-Dzakpah, arcivescovo di Lomé, responsabile
della comunicazione della Conferenza episcopale del Togo, introducendo i lavori dell’assemblea
generale straordinaria della Commissione nazionale cattolica per le comunicazioni
sociali. L’assemblea, informa un comunicato inviato all’Agenzia Fides, si è svolta
dal 26 al 30 maggio al Centro Leone XIII, a 15 chilometri da Lomé, la capitale del
Togo. All’assise hanno partecipato una ventina di convegnisti provenienti da 7 diocesi
del Togo, e un esperto in pianificazione strategica del Catholic Media Council (CAMECO),
di Aquisgrana, che hanno discusso il Piano Pastorale della Comunicazione per la Chiesa-Famiglia
del Togo. Mons. Amuzu-Dzakpah , citando il seminario organizzato a marzo a Roma dal
Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali per tutti i Vescovi che nella Chiesa
universale si occupano delle comunicazioni, ha affermato che “il buon comunicatore
deve essere un mediatore, cioè un testimone, un rabdomante, un maestro, un artista,
una levatrice, un profeta e un pellegrino che cammina con Gesù”. Al termine dell’assemblea,
i partecipanti hanno approvato il Piano pastorale strategico di Comunicazione della
Chiesa togolese, il cui obiettivo globale è così definito: “I media e i comunicatori
cattolici, testimoni e promotori dei cammini di riconciliazione, di giustizia e di
pace della Chiesa-Famiglia di Dio in Togo e portavoce dei senza voce”. (R.P.)