2009-10-01 14:52:57

I cristiani iracheni abbandonano anche la piana di Ninive


La piana di Ninive, fin dai primi secoli del cristianesimo, è stata popolata dai cristiani iracheni, che in tempo di guerra e persecuzioni vi si rifugiavano. Ora stanno abbandonando anche quella che consideravano la loro roccaforte. Secondo le cifre fornite dal clero locale e riferite dall’associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs), i cristiani stanno emigrando lentamente dai centri abitati intorno alla città di Mosul. Secondo il rettore del Seminario maggiore di St Peter ad Ankawa, nel nord curdo dell’Iraq, padre Bashar Warda, “i villaggi totalmente cristiani della regione perdono 30 o 40 fedeli al mese, a volte anche di più”. Tra le cause dell'esodo, i rischi delle intimidazioni, delle violenze e dei sequestri. Domenica infatti, vicino a Bartala, a 20 chilometri da Mosul, è stata rilasciata una ginecologa cristiana, Mahasin Bashir. Un agente di polizia ha raccontato che una banda armata era entrata nell’abitazione della dottoressa durante la notte e l’aveva rapita davanti agli occhi dei suoi figli. Secondo padre Warda, scrive l’agenzia Zenith, il rapimento “ha avuto forti ripercussioni” nell’area. Dal 1987 i cristiani iracheni sono passati da 1,4 milioni a meno di 400mila. (V.F.)







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